Il Chirone Community News Bollettino 7 | Page 20

 5VUUP$BWBMMP Cavalli, pali e legislazione… qualcosa non quadra a cura della Dott.ssa Laura Denti Con l’estate, in Italia abbiamo un’incremento del numero dei palii che si svolgono su tutto il territorio nazionale. Ma cosa sono i palii e che derivazione storica hanno? Per palio si intende una gara tra i rioni di una città o tra territori vicini, in genere disputata con cavalli o altri animali. I n Italia questa tradizione che ha radici molto antiche risalenti al periodo medioevale è molto diffusa, e annovera parecchie piazze importanti in tutto il territorio. Un esempio è Siena che ha ospitato giusto a poco il palio della madonna di Provenzano all’inizio di Luglio. M a oltre che essere famosi per la loro tradizione storica e la loro importanza culturale, ultimamente, o meglio nell’ultimo ventennio, i palii sono stati argomento di discussione oltre che nel settore veterinario anche nel settore legislativo e legale. Q uesto per quale motivo? Perché molto spesso queste manifestazioni, dove al centro si trova la figura del cavallo sono sfociate in vere e proprie mattanze di animali. Nel palio di Siena ad esempio dal 1970 al 2015 si contano circa 50 cavalli deceduti o soppressi in seguito alla corsa. M a non vogliamo entrare in merito a ciò, vogliamo invece spiegarvi come e da cosa è partita quindi la volontà di voler normare queste manifestazioni, rispettando si le tradizioni che rappresentano, ma soprattutto facendole svolgere in completa sicurezza per i protagonisti che le rendono uniche: i cavalli. 20 E: ILLOL P N I IGLI nei CONS rari ze o n so raz ati e pezz tto nell essere i l l e t u t n t no I ma i, sopra a. Posso , ubero. io ll li cava te in Ita sso, grig o a allev to nero, r a pezz Da questa volontà nasce il decreto Martini nel 2009, che cerca di normare queste manifestazioni mettendo dei paletti su modi, modalità, svolgimento, partecipanti e sicurezza delle manifestazioni ippiche al di fuori dei circuiti regolamentati quali le manifestazioni sportive ufficiali. L e discussioni sono sempre nate per una questione di regole e norme che sono state introdotte con il decreto per far si che comunque queste manifestazioni si svolgessero in sicurezza, in primis per il cavallo, per il cavaliere e non per ultimo per il pubblico. Ma come sappiamo, e senza far polemica, non tutti ci si mette d’accordo. P erché? D’altra parte si parla di sicurezza e tutti dovrebbero esser volenterosi nel migliorare le cose in positivo. Invece da subito saltano fuori i primi problemi. L e associazioni animaliste si rivoltano, queste manifestazioni non si han da fare, gli organizzatori e gli storici dall’altra parte continuano a far sentire ancor di più la loro voce..sta di fatto che le regole imposte dal decreto Martini non servono a dar pace agli scontri tra chi è pro manifestazioni e chi invece si batte affinché questi eventi vengano annullati definitivamente. È cosi che si è costretti per paciare ulteriormente gli animi e ad apportare delle ulteriori modifiche al decreto. Una viene fatta nel 2011 e l’altra nel 2016, ed è di questa che vi vogliamo parlare.