IL BRIGANTE ED IL GENTILUOMO Il brigante e il gentiluomo II | Page 18

─ Non possono impedirci di vederci , io ti amo ─ disse guardandola negli occhi . Tratteneva a stento le lacrime , ma non poteva cedere alla disperazione .
─ E allora che faremo ? ─ chiese lei , la bocca semiaperta lo sguardo come a implorare una luce , uno spiraglio .
─ Scappiamo , Elisabetta , amore mio , scappiamo , so già dove possiamo andare , spariremo senza che nessuno sappia niente , vivremo felici , fuori da qui … a Parigi …! ─ Elisabetta si ritirò di scatto : ─ ma come facciamo ? La mia famiglia … ─ Lui la strinse a sè : ─ vieni con me – le sussurrò – saremo noi la nostra famiglia , andremo via , qui non possiamo più restare … La loro unione aveva dato scandalo a corte ; non era mai stata accettata dai nobili e tanto meno dal suo casato blasonato ; lasciare il suo promesso … convivere … non era certo costume di quei tempi ! Il loro rapporto travagliato fatto di silenzi e sparizioni , di incontri segreti e disperazione era stato da sempre difficile , quasi impossibile , ma in ogni occasione , era come se i loro spiriti fossero attratti , anche se distanti non potevano dividersi , qualsiasi traiettoria , qualsiasi strada li avrebbe portati inevitabilmente a incontrarsi , scontrarsi e amarsi ancora . Così avvenne che un giorno , nonostante avessero preso strade diverse ed ella si fosse impegnata con un altro uomo si ritrovarono sotto lo stesso tetto proprio in quella masseria a Cammarata ! Il giorno dopo Michele venne svegliato di soprassalto dal suo servo più fidato . ─ Principe , principe ! ─ Che succede ? Parla : che accade da agitarti così ?
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