I PIACERI DELLA VITE NUMERO ZERO - DIC 2016 | Page 53

do del vino , mentre in Italia uno si deve quasi far perdonare per la propria popolarità . Allora io per farmi perdonare la mia notorietà tengo i prezzi bassi rispetto alla qualità .>>
■ L ' Abruzzo é una terra di vitigni autoctoni eccezionali . Ci spiega le ragioni per le quali un abruzzese ha scelto proprio la Puglia per produrre i propri vini ? << Beh , l ’ Abruzzo è ormai una Regione che ha raggiunto livelli davvero alti ed era evidentemente già matura dal punto di vista enologico . In Puglia ci sono capitato per caso , ma ci sto talmente volentieri che c ’ ho anche investito di mio . E poi la Puglia è molto più arretrata commercialmente rispetto all ’ Abruzzo . Questo perché per un secolo ha sprecato i propri vini svendendoli e mettendoli sulle navi cisterna , mandandoli in giro per andare a rinforzare i vini francesi , i vini veneti , i vini piemontese , ecc . Quando capitava quell ' annata che dava un grado alcoolico basso , ecco che arrivavano in aiuto i vini pugliesi a sistemare tutto . Ora questa tendenza si è ridotta e da alcuni anni i pugliesi fanno anche grandi vini , competitivi sia in Italia che all ’ estero . Sono comunque legatissimo all ’ Abruzzo . Per dire : io ho due grandi amici : uno è Riccardo Cotarella , che è uno dei più grandi enologi del mondo e Presidente di Assoenologi , e l ’ altro è Marcello Zaccagnini che oggi è il primo esportatore di vini in Russia e Statti Uniti , ma che ho conosciuto 40 anni fa quando aveva appena cominciato : è lui la persona che mi assiste dal punto di vista organizzativo e senza la quale non avrei mai potuto cominciare . >>
■ Fare il vino è un lavoro complesso che coinvolge la tecnica , la pazienza , l ' istinto e la passione . Quanto di Lei e delle sue esperienze troviamo in una sua bottiglia ? In che misura in effetti partecipa direttamente alla definizione del carattere dei suoi vini ? << Allora , quando ho cominciato il mio
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