I PIACERI DELLA VITE NUMERO ZERO - DIC 2016 | Page 25

tavolo per una lunga serie di assaggi e un gustoso brunch . A questo punto il Dott . Börner è purtroppo costretto a salutarci , ma restiamo comunque nelle buone mani di Edoardo e Giovanni . Insieme degustiamo dapprima le ottime bollicine del Bellone Spumante Brut ( metodo charmat ). Una bella interpretazione della spumantizzazione di queste antiche uve autoctone a bacca bianca , ma non in purezza , perché c ’ è un 15 % di Incrocio Manzoni che serve a donare aromaticità e un maggiore equilibrio complessivo . Sorseggiamo poi uno Chardonnay in purezza , per il 50 % affinato in barrique di rovere francese : un prodotto di altissimo livello , che già nel precedente assaggio al Circeo ci aveva conquistato per l ’ equilibrio perfetto tra le note di frutta esotica e le note finali di vaniglia . Proseguiamo quindi con il Viognier , di sicuro il prodotto che ci ha più impressionato . II colore giallo oro e profumi sono così intensi e appaganti per vista e olfatto che quasi non servirebbe portarlo alla bocca . Ma poi non resisti . Freschezza , mineralità e soprattutto cremosità sono i motivi principali di questo splendido vino che ti avvolge il palato con lunghissima persistenza finale su note speziate . Siamo già talmente soddisfatti della degustazione che quasi ci costa “ fatica ” dover passare ai rossi . Anche per mero campanilismo non possiamo rifiutare un assaggio di Cesanese . Un cesanese un po ’ atipico , almeno rispetto a quelli a cui siamo abituati . Il colore è un po ’ scarico e il tenore alcoolico è decisa-
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