I PIACERI DELLA VITE NUMERO UNO - FEB 2017 | Page 79

materiali nuovi e tecnologicamente più avanzati . Una tendenza dovuta alla sempre minore reperibilità di sugheri di buon livello rispetto alla richiesta del mercato , ma se vogliamo anche determinata da un ’ esigenza tecnico-commerciale : i nuovi materiali consentono risultati pari o quasi a quelle ottenuti utilizzando il tappo naturale , con costi sensibilmente inferiori e soprattutto con rese ottimali , pari praticamente al 100 %. Ci riferiamo principalmente al vecchio problema del “ vino che sa di tappo ” che , non solo finisce per rovinare il nostro bel momento conviviale , ma comporta spesso per l ’ azienda la sostituzione gratuita della bottiglia difettata . Un ’ incognita che potrebbe influire non poco nel bilancio di una piccola o media cantina . Ecco quindi che oggi cercare valide alternative alla corteccia del “ Quercus Suber ” diventa un ’ esigenza sempre più sentita dai produttori . Una delle più diffuse è sicuramente il tappo sintetico : da circa vent ’ anni ormai i polimeri termoplastici hanno cominciato ad essere presi seriamente in considerazione dai produttori , anche perché ormai molto migliorati non solo nelle caratteristiche tecniche , ma anche in quelle estetiche , cosa per il consumatore di vino ha sempre la sua importanza . E questo tipo di tappi ha in effetti i suoi punti di forza , con qualità proprie decisamente non trascurabili : sono sterili e quindi inattaccabili dalle muffe ; sono abbastanza elastici ma non si deteriorano ; sono visivamente nnnnnnnnn molto simili ai tappi naturali e perfettamente funzionali al mantenimento delle caratteristiche organolettiche del vino , per un almeno un paio di anni . Il loro limite risiede tuttavia nella non elevata porosità rispetto ai tappi tradizionali , caratteristica fondamentale per microossigenare il vino e per la sua evoluzione nel tempo . Ecco perché risultano essere ottimali per vini più semplici che vengono consumati giovani . Eppure , quando si cominciò ad immettere sul mercato questo tipo di tappi , furono in molti a gridare alla scandalo , forse più per ragioni esclusivamente “ romantiche ” che non per motivazioni puramente tecniche . In realtà , sarebbe buona norma utilizzare sempre il tappo sintetico nei vini di largo consumo : questo consentirebbe di avere a disposizione più sugheri di elevata qualità per i vini da invecchiamento , che invece necessitano di questo tipo di materiale più per le già citate esigenze di micro-ossigenazione , che non per quegli aspetti puramente “ romantici ” di cui parlavamo nelle prime righe dell ’ articolo . Il discorso potrebbe estendersi anche al cosiddetto tappo “ Stelvin ”. Questo per capirci è il classico tappo
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