I PIACERI DELLA VITE NUMERO 5 - DICEMBRE 2017 | Page 8

IN 15 MILA A PIACENZA PER FIVI
Record di visitatori per la settima edizione del Mercato dei Vignaioli Indipendenti , organizzata dalla FIVI in collaborazione con Piacenza Expo . Una due giorni in cui circa 15.000 persone ( 6.000 in più dello scorso anno ) hanno avuto l ’ occasione di incontrare i vignaioli e farsi raccontare il loro lavoro in vigna , il loro territorio e il frutto del loro operato . Ben 510 le Cantine presenti di cui anche 2 francesi . Tutte le altre ovviamente sono italiane e non c ’ è una regione che non sia stata rappresentata . Grande soddisfazione traspare nelle parole della Presidente della Federazione Matilde Poggi “ Siamo convinti che il succes- so crescente del Mercato – ha dichiarato – sia la diretta conseguenza della credibilità che ci stiamo guadagnando a livello istituzionale , in Italia come in Europa . Abbiamo le scarpe grosse e il cervello FIVI , le mani nella terra e la testa rivolta a una causa comune ”. Tante sono infatti le battaglie condotte durante l ’ anno in corso e tante sono ancora quelle da combattere . Dall ’ etichetta nutrizionale , giudicata dalla FIVI un inutile aggravio , alla regolamentazione dell ’ Enoturismo , di cui FIVI come componente della CEVI ( Confederazione Europea dei Vignaioli Indipendenti ) sta discutendo con le istituzioni europee . Ma anche e soprattutto la sburocratizzazione di un settore , quello vitivinicolo , schiacciato da una burocrazia che ostacola il ruolo di tutela del territorio che il vignaiolo riveste . Tutti temi di cui si è discusso nell ’ assemblea della domenica mattina , durante la quale sono stati premiati come Vignaioli dell ’ anno , di fronte a una platea di vignaioli commossi , Germana Forlini e Alberto Capellini , coppia in vigna e nella vita nelle Cinque Terre . Tuttavia , si guarda già alla prossima edizione prevista per il 24 e 25 Novembre 2018 , occasione nella quale la FIVI festeggerà anche i suoi primi dieci anni di vita .
IN PIAZZA PER IL TORCOLATO
Con una grande festa in piazza Mazzini , Breganze ( VI ) si prepara a celebrare il suo vino più famoso e rappresentativo . E ’ infatti prevista per domenica 21 Gennaio 2018 la cerimonia per la XXIII ° edizione della Prima del Torcolato DOC Breganze . Dalle ore 14.30 , sotto l ' occhio vigile della Magnifica Fraglia del Torcolato , si procederà alla torchiatura dei primi grappoli appassiti di uva Vespaiola conferiti da tutte le cantine del Consorzio . La spremitura sarà anticipata dalla cerimonia di investitura dei nuovi confratelli della Fraglia . Il programma della giornata prevede inoltre la possibilità di visitare le aziende del Consorzio nel Fruttaio Tour - Scopri come e dove nasce il Torcolato con visite guidate e degustazioni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 19.00 . Il Torcolato , ricordiamolo , è un vino dolce , che si ottiene dai grappoli di uva Vespaiola , varietà autoctona di Breganze , che vengono vendemmiati perfettamente maturi , selezionati e messi ad appassire in ambienti arieggiati ( come i granai delle vecchie case contadine ), attorcigliati con degli spaghi alle travi delle soffitte per almeno cinque mesi ( da qui il nome : attorcigliato , intorcolato ). Così vengono lasciati fino al gennaio successivo quando , raggiunta un ' elevata dolcezza , vengono torchiati . Dopo un lenta fermentazione di almeno 100 giorni , il vino presenta ancora un sostenuto residuo zuccherino , circa 150 g / l . Così viene fatto riposare in piccole botti in legno di rovere o di acacia anche per più di due anni o almeno fino al 31 Dicembre dell ’ anno successivo alla vendemmia prima di essere imbottigliato e immesso sul mercato . Per tutte le info , il programma dettagliato e gli orari della manifestazione potete visitare il sito : www . breganzedoc . it
IN GEORGIA LA PRIMA CANTINA
Secondo le ultimissime scoperte , si troverebbe a Gadachrili Gora , in Georgia , la culla dell ’ enologia mondiale . Infatti , proprio qui , precisamente in un villaggio neolitico della regione di Kvemo Kartli , gli archeologi hanno rinvenuto all ’ interno di alcuni resti di vasellame , i residui del più antico vino mai conosciuto . Parliamo in pratica di quella che può essere considerata la più antica cantina del mondo . Il sito archeologico è ubicato in una valle verde e fertile a circa 30 chilometri da Tbilisi dove una piccola comunità di contadini del neolitico si sono insediati per iniziare a coltivare una delle più grandi e longeve passioni della storia dell ’ uomo : la viticoltura . Scavando in quello che rimane delle case circolari che costituivano l ’ antico villaggio , sono stati riportati alla luce diversi frammenti di vasellame in cui sono bene evidenti decorazioni raffiguranti grappoli d ' uva . Oltre a ciò , in tutto il terreno circostante , sono stati rilevate grandi quantità di polline di vite , che hanno permesso di datare l ’ inizio della produzione di vino nella regione georgiana già 6 mila anni prima di Cristo . E forse non è un caso se , in questa terra , ancora oggi le viti ancora oggi crescano praticamente ovunque . Una scoperta , quindi , dal grandissimo valore non solo scientifico ma soprattutto storico , perché svela nuovi e incredibili scenari su quelle che erano le capacità dell ’ uomo dell ’ Età della pietra . Tuttavia , prima che questo luogo diventi la nuova Mecca dell ’ enoappassionato , è bene precisare che il villaggio neolitico di Gadachrili Gora attualmente non risulta visitabile . E ’ invece possibile visionare il vasellame oggetto dell ’ importante ritrovamento presso il Georgian National Museum di Tbilisi , nel quale viene gelosamente conservato e custodito . Per chi volesse approfondire , tutti i dettagli sono stati pubblicati sulla rivista Pnas .
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