I PIACERI DELLA VITE NUMERO 5 - DICEMBRE 2017 | Page 74
Insomma, questi bellissimi territori
avrebbero davvero tutto quello che
serve per un meritato riscontro eno-
turistico che, purtroppo, ancora è lon-
tano da venire. Questo forse anche
perché l’estrema vicinanza dal gran-
de bacino di Roma, che teoricamente
potrebbe essere un vantaggio, in real-
tà risulta essere un elemento forte-
mente penalizzante in quanto ancora
oggi catalizza a sé l’intero indotto turi-
stico. Eppure, per la sua ricca storia,
per la selvaggia bellezza dei suoi pa-
norami e per la personalissima bontà
dei suoi vini rossi che qualitativamente
crescono di anno in anno, la terra del
Cesanese è stato senza dubbio uno
dei posti più appaganti che abbiamo
avuto la fortuna di saggiare...e assag-
giare. ■
DOCG Cesanese del Piglio
DOC Cesanese di Affile
DOC Cesanese
di Olevano Romano
Due DOC e una grande DOCG:
La “Terra del Cesanese”, si estende
in un territorio compreso tra l’Alta Cio-
ciaria e la parte più meridionale della
provincia romana. Qui viene prodotto
il vino rosso laziale per eccellenza, con
tre diverse denominazioni di origine:
il Cesanese del Piglio DOCG (primo
rosso del Lazio ad ottenere questa de-
nominazione), il Cesanese di Olevano
Romano DOC e il Cesanese di Affile
DOC. Fatta eccezione per quest’ultimo,
che appunto prevede solo l’utilizzo del
vitigno Cesanese di Affile, per le altre
due denominazioni è consentito anche
l’uso del Cesanese “comune”.
La varietà “di Affile” ha foglia e acini
più piccoli e nero-violacei e i vini che
da esso si ottengono hanno di solito
una maggiore struttura e propensione
all'invecchiamento rispetto a quelli ot-
tenuti dal Cesanese comune. Per que-
sto, attualmente, il vino ottenuto dal
vitigno Cesanese d'Affile può essere
considerato come l'unico vero grande
rosso da invecchiamento nel Lazio.
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