I PIACERI DELLA VITE NUMERO 5 - DICEMBRE 2017 | Page 47

Calice alla mano , il “ Leopoldo IGT 2011 ” di Fattoria Santa Vittoria ci dimostra non solo la buona propensione del Pugnitello ad essere utilizzato in purezza e non solo in assemblaggio , ma anche la sua capacità di invecchiare senza grossi affanni . E la sensazione finale è quella di sorseggiare un vino davvero di nicchia , che difficilmente troveremo nelle “ carte ” dei ristoranti , anche nella stessa Toscana . Perché questo è un prodotto dedicato ad un pubblico molto ristretto , fatto di appassionati veri , alla continua e affannosa ricerca di esperienze sempre nuove , di sensazioni inedite e mai scontate . Orbene , volendo l ’ articolo sarebbe potuto terminare qui . Se non fosse che , entrando casualmente nei locali sottotetto della storica cantina , scopriamo l ’ ennesima sperimentazione di Fattoria Santa Vittoria , di cui proprio non resistiamo a darvi una piccola anticipazione : decine , anzi , centinaia di cassette in plastica traforata contenenti una selezione di grappoli sottoposti ad un appassimento controllato . Sarà il futuro “ Amarone ” di Pugnitello ? Probabilmente si . Per assaggiarlo però , dovremo avere ancora un po ’ di pazienza … ■
Sperimentazione di appassimento di uve pugnitello ( in primo piano ) nel sottotetto della Fattoria , stesso locale in cui viene anche lasciato a riposare il Vin santo ottenuto con metodo tradizionale ( foto in alto ).
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