I PIACERI DELLA VITE NUMERO 5 - DICEMBRE 2017 | Page 34

I vigneti di Nerello Mascalese, Ne- rello Cappuccio, Nocera e Nero d’Avola si accompagnano a quelli di Grillo e Caricante, tutti situati su terrazzamenti che arrivano fino a 500mt di altitudine; si affaccia- no sul mare e ricevono le costanti carezze del vento dello Stretto, che oltre a assicurare una buona areazione delle uve, crea un mi- croclima particolare che anche nelle stagioni calde mantiene una buona escursione termica tra giorno e notte. La coltiva- zione è svolta in regime di agricoltura biologica e le rese sono bassissime; non superano i 50 quintali per ettaro. Agli attuali dieci ettari presto si aggiunge- ranno altri terrazzamen- ti che saranno impiantati ad alberello. La produzione dell’azienda si concentra in quattro vini che abbiamo degustato nella nuova sala panoramica che domina le vigne. La cantina inoltre è provvista di una nuova bot- taia e di tutti gli impianti necessari per la vinificazio- ne e l’imbottigliamento. I vini per così dire base, kkkkkk sono un IGP bianco “Peloro Bian- co” (Grillo 65%, Caricante 35%) e un IGP rosso “Peloro Ros- so” (Nerello Mascalese 70%, Nocera 30%), che rispecchiano le caratteristiche dei vitigni e riportano al naso e al palato le acidità e la freschezza dell’am- biente in cui sono coltivati. Otti- mo, anche per il rapporto quali- tà/prezzo. Segue il rosato “Rosematte” da Nerello Mascalese con un co- lore esuberante che al naso esprime le profumazioni di piccoli frutti rossi, carat- teristiche del Nerello Ma- scalese e richiami di fiori bianchi ed erbe aromati- che. In bocca esprime una buona acidità e una persi- stenza lunga che conqui- sta per durata e pulizia. Il finale è scritto dal pro- tagonista, il “Faro DOC” (Nerello Mascalese 55%, Nerello Cappuccio 25%, Nocera 10% e Nero d’avo- la 10%) che matura in barrique e tonneau di rovere francese per nove mesi e affina in bottiglia per altri 6 mesi prima kkkkkk ” Il “Faro DOC” è il rosso prodotto dalle uve dei bellissimi vigneti che dominano lo Stretto di Messina in località “Faro Superiore”. Qui, ancora oggi, svettano le casematte risalenti alla prima e alla seconda Guerra Mondiale, che danno anche il nome all’Azienda di Gianfranco Sabbatino. 34 43