I PIACERI DELLA VITE NUMERO 5 - DICEMBRE 2017 | Page 30

conseguono, si capisce come, in questo posto, ottenere vini molto profumati, minerali e che rispecchiano perfetta- mente il terroir, sia una conseguenza del tutto “naturale” . Siamo parecchio ansiosi testare i risul- tati di questa vera e propria simbio- si tra uomo e territorio, ma prima è d’obbligo una bella camminata tra le Vigne Bio, in compagnia di Iacopo. Il colpo d’occhio è assolutamente meraviglioso: in primo piano ci sono i filari di sangiovese che cominciano a in- giallire mentre, sullo sfondo, le verdi colline for- mano un anfi- teatro naturale che abbraccia il Podere tutt’in- torno. Facciamo ancora qualche passo, e poco più in alto troviamo un bellissimo vi- gneto di merlot di appena mille piante, tutte col- tivate ad albe- rello, da cui si ottiene il cru “Clante”, prodot- to in pochissi- me bottiglie nu- merate. A questo punto la nostra curiosi- tà di assaggiare qualcosa è quanto mai matura. Ci spostiamo quindi nella pa- noramica sala degustazione che si tro- va proprio sopra la cantina, uno spazio moderno e ricercato caratterizzato da ampie e luminosissime vetrate. Questo è il luogo ideale per mettere in con- dizione il visitatore di godere di una visione d’insieme dell’azienda parten- do dal bellissimo scorcio sui vigneti fino all’assaggio dei prodotti finali. jjjjjjjjjjj 30 Iniziamo la nostra degustazione con il “Rosantico IGT”, un sangiovese in pu- rezza che nasce inizialmente dalla lecita esigenza di avere in gamma un prodotto più adatto ad antipasti o a piatti di pesce. Assaggiamo un 2016, annata che è stata confezionata in soli 3 mila pezzi andati velocemente ad esaurirsi. Quella che Iacopo ci stap- pa è infatti una delle ultimissime bottiglie rima- ste, sottratta per l’occasione alla sua riserva per- sonale. Nel calice questo vino pre- senta un colore veramente bril- lante e una vi- vacità che ci pre- annuncia quel grande bagaglio di intense fra- granze che porta con sé, degne di un vino rosso. Prevalgono i sen- tori della frutta, ma c’è anche una piacevo- le nota floreale a completare il bouquet. In boc- ca si fa apprez- zare per la buona spalla acida e per la spiccata mi- neralità e sapidi- tà, che quasi ci ricordano la co- stiera amalfitana. Passiamo quindi al “ Pomaio IGT”, il vino d’ingresso alla ampia gamma di rossi aziendali. Anche in questo caso la produzione è limitata a sole 3 mila bottiglie. Questo è un vino pulito e dalla beva piacevole, caratte- rizzato dalla consueta schiettezza del sangiovese di cui è in gran parte co- stituito. Iacopo, nel presentarcelo, ci spiega che è stato pensato per essere un vino quotidiano o meglio “ un vino da bere dal lunedì al mercoledì ”. jjjjjjjjjjjjjjjjj 27