I PIACERI DELLA VITE NUMERO 4 - SETTEMBRE 2017 | Page 73
un fenolo non flavonoide presente in
semi e buccia. Oltre ad avere fonda-
mentali proprietà di difesa della pianta
stessa, ad esempio da infezioni fungi-
nee e batteriche, questa molecola è
stato dimostrato essere molto utile
anche all’organismo umano, per le sue
ottime capacità antiossidanti, in grado
di contrastare i radicali liberi. Da qui
il suo recente largo utilizzo in campo
cosmetico per prodotti “antiaging” o
rivitalizzanti della pelle”, anche se già
la semplice applicazione di una purea
di uva in viso può avere visibili e imme-
diati. Una sorta di elisir di giovinezza,
ma non solo questo. Perché se il resve-
ratrolo è anche stato definito come la
“molecola tuttofare” lo deve soprat-
tutto alle sue proprietà di riduzione del
colesterolo cattivo (LDL), di prevenzio-
ne delle malattie cardiache, di control-
lo del metabolismo e di antinfiamma-
torio. Come se non bastasse uno stu-
dio pubblicato sull’autorevole rivista
“Science”, ne ha anche evidenziato ad-
dirittura le capacità di bloccare la pro-
liferazione di cellule cancerose.
Ma le proprietà curative della vite e dei
suoi derivati non si fermano qui, per-
ché gli utilizzi in campo medico sono
pressoché infiniti. Non tutti sanno
che ad esempio piccole applicazio-
ni di succo d’uva o di mosto sulle
labbra affette da “herpes sim-
plex” possono
accelerarne di parecchio la guarigione.
In caso di blefarite, cheratite, orzaiolo
o congiuntivite viene invece sfrutta-
ta la linfa di vite per preparare
dei benefici lavaggi agli occhi, mentre
dalle foglie e i viticci si ottiene un
eccellente depurativo del sangue, utile
soprattutto ai sofferenti di artrosi e
gotta. Un capitolo a parte meritano poi
i vinaccioli: i semi degli acini sono in-
fatti una buona fonte di olio vegetale,
non solo dal gradevole sapore, ma
soprattutto dalle ottime caratteristi-
che nutrizionali, con un elevato conte-
nuto di acidi grassi essenziali, i famosi
“grassi buoni”, fonte di benessere per
l’organismo in generale e, in particola-
re, per la pelle. Ecco quindi che, un po’
come con il maiale, della vite non si
dovrebbe buttare via nulla, perché
ogni sua più piccola e apparentemente
insignificante parte, risulta in realtà
ricchissima di principi attivi dalle più
disparate proprietà terapeutiche. Per
non parlare poi delle eccellenti carat-
teristiche nutrizionali del suo frutto e
del suo derivato più nobile e famoso.
E’ ovvio tuttavia che, prima di iniziare
una qualsiasi dieta o terapia a base e-
sclusivamente di vite rossa (o magari
di vino rosso!) è sempre catego-
ricamente indispensabile rivol-
gersi al proprio
medico cu-
rante .■
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