I PIACERI DELLA VITE NUMERO 4 - SETTEMBRE 2017 | Page 53
Qualche anno fa, Salvatore ebbe la
buona idea di affiancare, al suo risto-
rante stellato “ Colline Ciociare ”, un
locale più easy. L’allora formula del
“ NU’ Bazzar ” voleva essere una propo-
sta innovativa e cosmopolita che in-
tendeva portare la cucina del mondo a
conoscenza dei giovani di Acuto e non
solo. Da pochi giorni, sempre due piani
sotto il ristorante, ha iniziato a lavora-
re “ NU’ Trattoria Italiana dal 1960” che
vuole essere un vero atto d’amore ver-
so la Cucina Italiana. Sì, proprio quel-
la che praticavano, in questo oramai
storico luogo, i suoi genitori: Esterina e
Bino. Certamente i tempi sono cambia-
ti e con essi anche le ricette della neo-
nata Trattoria. Immagino, occupando il
posto a tavola, che le stesse saranno
state alleggerite, proprio per poter an-
dare meglio incontro alle mutate esi-
genze di alimentazione dei moderni
avventori che, nella maggioranza dei
casi, non fanno più lavori di “fatica”.
Mi accoglie con un caloroso sorriso la
Cuoca Grazia Zangrilli, in arte Tina,
moglie di Salvatore. Il discorso vira
subito sulla storia dei locali (ristorante
e trattoria) e più in generale delle vi-
cissitudini d i vita. Il risultato è che mi
sento subito avvolto in un’atmosfera
familiare e di relax e mi immagino
un poco come quei muratori, che da
bambino, vedevo fermarsi nelle osterie
prima di far rientro nelle rispettive
famiglie. In quei luoghi della memoria,
essi riuscivano a rigenerarsi dalle fati-
che del lavoro, grazie a quattro chiac-
chiere amichevoli, aiutati anche dal
quartino di vino, corretto dalla gasso-
sa. Parto a “razzo” tramite le caldissi-
me “ Crepinette ”, un fritto nel quale la
pasta fillo contiene il baccalà e i porri.
Un antipasto “rubato” al Ristorante Le
Colline Ciociare che lo proponeva negli
anni 90, tanto per intenderci, insieme
alla Cipolla Fondente. Ottimo, anche se
andava asciugato meglio l’olio di frit-
tura. La Tradizione richiama un vino di
Territorio che sappia sgrassare bene
la bocca. Chi meglio dello “charmat” di
Cesanese di Casale delle Ioria potrebbe
farlo? In effetti, questo vino spumante
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