I PIACERI DELLA VITE - NUMERO 2 - APRILE 2017 | Page 53
molti è semplicemente un rito ina-
lienabile per iniziare la giornata, per
altri diventa addirittura una necessità
fisica e viene vista come una rapida
“iniezione” di energia indispensabile
per affrontare i frenetici ritmi lavorati-
vi quotidiani.
Ma in realtà quanti si concedono con-
sapevolmente una tazzina di caffè
per il semplice piacere di gustarla?
Quanti bevitori di caffè sanno degusta-
re veramente un buon espresso? E, so-
prattutto, come si prepara la tazzina
perfetta? Per rispondere a queste
domande è necessario innanzitutto
approfondire quanto più possibile la
nostra conoscenza di base del caffè.
Innanzitutto c’è da sapere che non tutti
i caffè sono uguali. Esistono infatti
almeno dieci diverse specie di piante
da cui derivano prodotti con caratteri-
stiche organolettiche ben definite. Tra
queste, le più conosciute e commer-
cialmente diffuse, sono essenzialmen-
te 4: l’ Arabica , la Robusta , la Liberica , e
l’ Excelsa . Caratteristica comune è
quella di produrre una drupa, ovvero
una bacca che al suo interno contiene
due semi, volgarmente chiamati
“chicchi”. Una volta estratti, i semi di
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varie provenienza possono essere me-
scolati tra loro al fine di arrivare ad ot-
tenere un prodotto finale con caratte-
ristiche di corpo e aroma ben definite:
la miscelazione è un passaggio fonda-
mentale, da molti considerata una vera
e propria arte, che gioca nel ricercare
il migliore equilibrio tra le sensazioni
gusto-olfattive che poi riscontreremo
nella tazzina. Da qui segue la torrefa-
zione, che consiste nel tostare i chicchi
a temperatura tra i 200 ei 230° C per
circa 10-15 minuti. Questo importantis-
simo processo donerà al chicco il gu-
sto, gli aromi e il caratteristico colore
marrone scuro. Da non sottovalutare,
altresì, il processo di confezionamen-
to, che permette al prodotto finale di
mantenere inalterate per lungo tempo
la propria aromaticità, che altrimenti
andrebbe naturalmente persa in pochi
mesi. Ovviamente per ottenere un caf-
fè di qualità eccelsa è fondamentale
partire dalla migliore materia prima
disponibile, ma è altrettanto importan-
te che ogni passaggio della produzione
sia realizzato nel giusto modo, al fine
di esaltarne e preservarne le pregiate
caratteristiche organolettiche fino alla
tazzina.
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