I PIACERI DELLA VITE - NUMERO 2 - APRILE 2017 | Page 32

Se oggi sono vignaiolo lo devo proprio al compianto Gino Veronelli …

scorciatoie . Di fortunato in questi anni è stata invece l ’ opportunità di acquistare quella prima vigna , vecchia di 90 anni , con quegli splendidi alberelli che ogni anno ci regalano le meravigliose uve da cui produciamo i nostri vini >>.
■ Provieni da una famiglia di militari , eppure per te stesso hai scelto la terra , gli ulivi e le vigne . Ma quanto c ’ è di quella educazione militare , che avrai necessariamente respirato anche in casa , nella tua attuale dedizione al lavoro e nella tua ormai famosa ostinazione nella ricerca della perfezione in vigna e in cantina ? << Il mio papà era una dirigente del Ministero della Difesa , precisamente della Marina . Lui chiaramente aveva immaginato un futuro diverso per me : mi voleva iscritto al Liceo scientifico , per poi fare il Collegio Navale e poi l ’ Accademia navale a Livorno . Eppure sono riuscito a dissuaderlo da questa idea ed è così che mi sono iscritto all ’ Istituto di Agraria e poi in seguito al corso di Enologia . Tuttavia quel suo senso di disciplina me lo sono portato dietro per tutta la vita , sia nella mia iniziale attività di professionista , che nel mio successivo lavoro di vignaiolo >>.
■ Sarà un caso , ma entrambi i protagonisti delle nostre due precedenti copertine ci hanno raccontato del loro illuminante incontro con Luigi Veronelli . Sia Bruno Vespa che Daniele Cernilli lo hanno definito “ un Maestro ” e ci hanno confessato di aver attinto molto dal suo sapere o di essere stati indirizzati a questo mondo da lui . Sappiamo che anche il tuo incontro con Veronelli fu l ’ inizio di qualcosa di importante . Puoi raccontarci come andarono le cose veramente ? << Beh , devo dire che se oggi sono vignaiolo lo devo proprio al compianto Gino Veronelli . Il nostro primo incontro avvenne nel ‘ 99 , anno in cui mi occupavo di un progetto della Comunità Europea per conto di un ’ Associazione olivicola . Nello stesso periodo Gino aveva fatto uscire una nuova Guida sugli oli . Appena riuscii a sfogliarla mi resi conto che non era stato inserito nemmeno un olio della provincia di Taranto , cosa che mi lasciò a dir poco perplesso , perché ben conoscevo il potenziale di quel territorio . Rimasi un po ’ deluso e anche spinto da un forte senso di appartenenza al mio territorio , alla fine mi decisi a chiamarlo . Gli feci subito notare quella “ mancanza ”, ma da lì nacque una bellissima conversalllll
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