la battaglia per Assuan climate fiction - guerre del cambiamento climatico | Page 36
erano chiari: attestarsi a difesa, presidiare il confine ovest egiziano,
mantenere l’iniziativa ingaggiando e distruggendo ogni forza
sconosciuta che avesse valicato il confine egiziano!.
Il pilota del tank mentre era alla guida commentò ad alta voce –
Signore, è da matti spostare questi guzzler, girando così a vuoto
nel deserto, senza puntare un obiettivo preciso. Noi stiamo
andando in cerca del niente!. L’ondata migratoria di rivo ltosi
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proviene da Sud!Amjad era in torretta fuori dal carro, dall’interfono comune, rispose
bonariamente al commilitone dicendogli –Il comando ci ha ordinato
di spostarci a NordOvest, per presidiare il nostro deserto e noi
obbediamo!. Figlio lo, fattene una ragione!Prese la parola il servente al pezzo, dell’M1 Abrams che era in
torretta assieme ad Amjad e dall’interfono commentò –Signore, a
me pare una cosa sensata quello che il comando ci ha ordinato: i
ribelli sub-sahariani potrebbero anche travalicare il Ciad, arrivare in
Egitto, tagliando dal sud della Libia!Prese poi la parola il puntatore che dall’interno della cabina
raffreddata da fresca aria condizionata, aggiunse –Signore, mio
fratello è in fanteria, in prima linea nei pressi di Assuan. Mi ha
raccontato con un SMS che i sub sahariani hanno fatto una
tremenda puliz ia etnica in Assuan, sono tutti vecchi, donne,
bambini, solo una piccola parte dei rivoltosi sono giovani armati con
armi leggere. Tuttavia, la maggioranza di loro non hanno nemmeno
le scarpe!. Secondo me, i ribelli sub-sahariani non potrebbero mai
attraversare il deserto, allungando la marcia per Ciad-Libia-Egitto. I
rivoltosi nel deserto morirebbero tutti di sete!. Noi stiamo solo
perdendo tempo e sprecando carburante, nel far muovere i nostri
guzzler!Le tre brigate egiziane di dispiegarono in linea, creando tanti
piccoli capisaldi composti da un solo mezzo a distanza di 2-3 km