Giornale di Istituto In punta di penna n.2 2018

n. 2 Aldo Moro gennaio - giugno 2018 Istituto Comprensivo Benedetto Brin Terni Un ricordo dello statista a pag. 2 Bioplastiche Esperienza di laboratorio all’ITT di Terni a pag. 5 Testimonianze Incontro con la campionessa Nicole Orlando a pag. 6 inpun t ad penna Brin Alterocca Lanzi Vascigliano SantaLucia infanziaprimariasecondaria AMBIENTE Earth day SOCIETA’ Chi salverà la terra? Due eroi da non dimenticare La giornata della terra L Un ricordo dei giudici Falcone e Borsellino CLASSE 3C [SEC] ’Earth Day (Gior- nata della Terra) è la più grande manifestazione ambientale del pianeta, l’unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia. La Giornata della Ter- ra, momento fortemente voluto dal senatore statu- nitense Gaylord Nelson e promosso ancor prima dal presidente John Fitzgerald Kennedy, coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo. Le Nazioni Unite celebra- no l’Earth Day ogni anno, un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile. Nata il 22 apri- le 1970 per sottolineare la necessità della conserva- zione delle risorse naturali della Terra. I gruppi eco- logisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del piane- ta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distru- zione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili. Si insiste in soluzioni che permet- tano di eliminare gli ef- fetti negativi delle attività dell’uomo; queste soluzio- ni includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare pro- CLASSE 4A [PRI] dotti chimici dannosi, la cessazione della distruzio- ne di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie mi- nacciate. L’idea della creazione di una “Giornata per la Ter- ra” fu discussa per la pri- ma volta nel 1962. In que- gli anni le proteste contro la guerra del Vietnam era- no in aumento, ed al sena- tore Nelson venne l’idea di organizzare un “teach-in” sulle questioni ambientali. L’Earth Day prese defini- tivamente forma nel 1969 a seguito del disastro am- bientale causato dalla fuo- riuscita di petrolio dal poz- zo della Union Oi al largo di Santa Barbara, in Cali- fornia, a seguito del quale il senatore Nelson decise fosse giunto il momen- to di portare le questioni ambientali all’attenzione dell’opinione pubblica e del mondo politico. Il 22 aprile 1970, ispirandosi a questo principio, 20 milio- ni di cittadini americani si mobilitarono per una ma- nifestazione a difesa della Terra. I gruppi che singolar- mente avevano combattuto contro l’inquinamento da combustibili fossili, con- tro l’inquinamento delle fabbriche e delle centrali elettriche, i rifiuti tossici, i pesticidi, la progressiva desertificazione e l’estin- zione della fauna selvatica, improvvisamente compre- sero di condividere valori “Gli uomini passano, le idee re- stano e continueranno a cammi- nare sulle gambe di altri uomini” (G. Falcone) comuni. Migliaia di college e università organizzarono proteste contro il degra- do ambientale: da allora il 22 aprile prese il nome di Earth Day, la Giornata del- la Terra. Nel corso degli anni l’or- ganizzazione dell’Earth Day si dota di strumenti di comunicazione più poten- ti arrivando a celebrare il proprio ventesimo anno di fondazione con una storica scalata sul monte Everest. Nel corso degli anni la par- tecipazione internazionale all’Earth Day è cresciuta superando oltre il miliar- do di persone in tutto il mondo: è l’afferma- zione della “Green Generation”, che guarda ad un futuro libero dall’energia da combu- stibili fos- sili, in favore di fon- ti rin- In classe abbiamo parlato di un argomento che ci ha dato tanto da riflettere. La maestra ci ha rac- contato una storia speciale, quel- la di due uomini straordinari: la storia di Giovanni Falcone e Pao- lo Borsellino. Ne abbiamo discus- so, abbiamo realizzato cartelloni, fatto ricerche, scritto riflessioni personali. Proviamo qui a rias- sumere gli eventi, soprattutto per coloro che, come noi, sono nati negli anni duemila e non hanno vissuto i fatti. Per qualcuno que- sti nomi sono soltanto quelli di piazze o di vie. Falcone e Borsellino erano due uomini straordinari che, insieme, hanno combattuto tutta la vita contro “il male”, la mafia. Fin da piccoli hanno scelto la strada della legalità: nati tutti e due a Palermo giocavano a calcio nel loro quartiere, come noi, con al- tri amici, molti dei quali sarebbe- ro diventati mafiosi. Ma loro no. Quei due ragazzi avrebbero scelto di stare dalla parte giusta; diven- nero magistrati e poi entrarono a far parte di un “pool” antimafia. Paolo e Giovanni ottennero tanti successi: riuscirono a far arresta- re centinaia di “cattivi”. U n a vittoria pagata continua a pag. 7