Fare Diversamente! Mi racconti di quando... a Rho | Page 44

'Andando a Rho, anni fa'

La strada per Rho da Pregnana era ogni volta un’avventura, ai miei occhi infantili.

A cominciare dal semaforo, parola di luci colorate. Tale novità conduceva al ponte che sorvolava una ferrovia. Ignoravo cosa ci fosse sotto, era il selvaggio, non apparteneva all’ordine del mio mondo.

Il ponte andava oltre.

Prima di tutto i depositi, a sinistra. Smisurati, grigi e soprattutto rotondi, con delle misteriose scalette che permettevano a pochi eletti di arrivare in cima per

sbirciare dentro. Ho sempre avuto paura che potessero esplodere, giganti pieni di energia tenuta sotto controllo. Fino a quando?

La strada proseguiva diritta, superava un canale, poi a destra cominciava una cinta che precludeva lo sguardo, sapevo solo che lì dietro c’era qualcosa di industriale, sempre legata al petrolio. La cinta ad un certo punto indietreggiava e disegnava un grande slargo, era l’uscita dei camion.

Proprio nel punto in cui la cinta disegnava l’ angolo, il mio vicino di casa, il Carletto, aveva appoggiato la sua bicicletta, un giorno. Quando l’aveva ripresa, aveva attraversato la strada senza accorgersi dell’arrivo di un camion. La morte era entrata nella mia strada, nella casa di fronte alla mia e avevo visto gli adulti piangere e guardarsi smarriti.

Sapevo cos’era, da quando avevo tre anni le suore ad ogni funerale ci facevano indossare le mantelline nere e noi bambine, portando un crocefisso nero e dorato, aprivamo il corteo funebre fino al cimitero. Ma questo morto lo conoscevo e conoscevo i suoi figli, sua moglie, la sua casa. Mi riguardava.

Sull’altro lato della strada si stendeva la campagna, campi di cereali, alberi, qualche pioppo. Zolle marroni lucide di umidità.

Poco dopo il ponte c’era una stradina che si inoltrava diritta fino ad una cascina con un grande portone. Un mondo a sé e mi stupiva vedere qualcuno di lì raggiungere la strada principale, collegarsi col resto. Tanto più che in inverno la cascina scompariva spesso nella nebbia.

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