Fare Diversamente! Mi racconti di quando... a Rho | Page 31

Tutte le candele sono accese? Ah, no, sono lucine elettriche. Sono un po’ deluso. Però c’è vita in quei vasi di fiori che se ne stanno lì per terra. Un’orchidea color viola quaresima si stira verso l’alto; sembra che voglia vedere il quadro. Pensavo che l’orchidea fosse uno dei fiori più svergognati. Evidentemente mi sbagliavo.

La porta si apre. Un signore entra e si inginocchia con dignità cavalleresca: ginocchio destro a terra, l’altro a sorreggere il braccio sinistro, la testa reclinata leggermente in avanti, gli occhi chiusi. Non porta la spada al fianco, eppure a me sembra di vederla lo stesso. Rimane immobile per una manciata di secondi, poi si alza e riparte per chissà quali imprese.

Ecco, forse non è così importante che la Madonna abbia pianto o meno. Ma la processione di vite che è passata qui dentro, con i pianti e le preghiere e le candele… è quello il miracolo. L’organo nel santuario vicino comincia a suonare; in fondo è domenica.

8- Commiato, ovvero “al narrator che non saluta, nemmeno Dio, lassù, l’aiuta”

Eccomi qua, sono quello dell’inizio. Il narratore. Sono tornato per salutarvi, visto che non mi sembra ci sia molto da aggiungere. Vi dico comunque cosa vedo, così chiudiamo per bene.

È passato qualche minuto, e il nostro Quirino sta uscendo dalla cappella. Sulla porta incrocia una vecchietta ormai quasi trasparente, accompagnata dalla figlia. Lui sorride, e le donne gli sorridono. Ora fa un bel respiro profondo, si chiude per bene la giacca, e si tuffa tra la gente, le voci, il traffico. Ha l’aria soddisfatta. Va un po’ più spedito di prima, ma nemmeno poi tanto. E si guarda in giro. Ecco, ha girato l’angolo, non lo vedo più.

Bene, il mio compito è finito, mi pare! Allora vi saluto, cari lettori, e vi lascio ai vostri pellegrinaggi. È stato un giorno miracoloso, questo. Come tutti, in fondo.

Firmato: Un narratore, Rho, 27 novembre, anno del Signore 2016.

31