Fare Diversamente! Mi racconti di quando... a Rho | Page 24

'Mercato'

di Cinzia a.k.a. Iris

Clarissa e Sara si accingono ad andare verso il mercato di Rho.

Clarissa entra con passo lento, mentre Sara con passo sostenuto in quel luogo grande e spazioso.

Vedono le bancarelle colorate variopinte, quasi mosaico di tela, assortimenti variegati. L’ambulante, come uno squalo che addenta, sorride sornione in cerca di qualcuno. Ci sono i venditori di aglio e carciofi verdi, spigolosi come loro, che come uno squillo di tromba urlano impetuosi delle loro verdure bianche e verdi. I loro occhi sono tristi e urlano come fossero un quadro di Munch. Andando oltre, i soliti ambulanti si armano di sorrisi suadenti e voci gridanti per i loro abiti, le loro scarpe a prezzi stracciati e cose di ogni genere.

I loro occhi cercano gli occhi di Sara e Clarissa. Più avanti, si trovano occhi a mezzaluna, quelli dei cinesi che inveiscono ma si arrendono con un ‘Sì…’. Mentre Clarissa e altri cercano di risparmiare - Grazie, 5/10 euro - Sara se ne va con gli occhi pieni di colori assortiti di vestiti appesi - grigi, neri, bianchi, di tutto un po’ e gliene resta solo il bagliore.

Più avanti, sull’angolo della strada che procede in diagonale, l’omino con la mezza gamba abbozza un sorriso dolce, gentile come una carezza, per invocare qualche centesimo. Il suo colorito è terreo, ma il suo sguardo è penetrante. Sara gli fa un sorriso, lui risponde: ‘E questo basta per sfamare la fame? No’, ma lui è ugualmente contento, apparentemente, anche se Clarissa la più ricca non regala neanche un centesimo e va oltre, vicino alla chiesa di San Vittore.

Al sorriso del mendicante, Sara trasale. Più avanti ci sono cose dal giallo al bianco anche al nero. Sì ma cosa? C’è l’omino nero con le sue cianfrusaglie, il suo sorriso spacca in due il suo colore di pelle con i suoi denti bianchi, le sue pupille alternano bianco e nero come un faro, per dar luce alle bigiotterie che brillano come gli occhi, tappezzati di velata malinconia.

Questo mercato è variegato di ogni razza e colore e sembra dar vita a una comunità integrata. È un piccolo frammento di Rho, che replica la linea dei negozi tra cui si trova. Un gioco di colori e sapori che esaltano la vita. Le donnine ciarlano delle loro spalle stanche, e tentennano anche loro per risparmiare, tengono avvinghiate le loro borse per un malandrino malcapitato; questo è anche il mercato di Rho, buco nero dove si aggirano le divise bianche e blu per proteggere le donnine, Sara e Clarissa. Questo è anche il buco nero di Rho.

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