L’inerzia di tali velivoli è sempre stata elevata, così come la loro
traccia radar: per cui la loro utilità pratica in un campo di battaglia
moderno sarebbe stata molto modesta, nonostante il loro design
esotico. L’Us Navy lo ha sempre saputo questo limite, infatti generò
varie stealth blimp di piccola dimensione, lanciabili da un
sottomarino e/o filoguidate. I mezzi guidat i via radio erano dotati di
boe acustiche e sonar per la lotta antisom: usati come ricognitori a
lungo raggio emergevano all’improvviso dalle acque essendo
gonfiati sott’acqua con elio contenuto in bombole nel sottomarino, il
quale restava a quota periscopica od in semi-affioramento. L’intento
era di sfruttare un mascheramento UFO, facendo scambiare tali
apparati dal design esotico per degli USO Unidenfied Submerged
Objects. Non ebbero molto successo, infatti la maggiore pecca di
tale equipaggiamento erano l’emissioni radio che potevano essere
intercettate da radar passivi nemici dei pescherecci spia russi,
vanificando l’opinabile vantaggio tattico. La soluzione della guida
wired era limitata, dato che un sonar ed un radar passivo od attivo
od un visore infrarossi poteva dare la stessa garanzia di successo
nella lotta anti-som, garantendo maggiore concealment. E per un
sottomarino d’attacco il concealment è praticamente tutto!. Inoltre i
ricognitori aerei a grande autonomia, se dotati di un pungiglione
MAV con elettronica assai sofisticata, potevano facilmente detectare
le anomalie elettromagnetiche del campo naturale terrestre
influenzate da una grande massa di acciaio in movimento (un
sottomarino lanciamissili) a quota periscopica o di poco inferiore.
Così accadde che i programmi delle “unusual airships” finanziate
segretamente dall’US Navy, furono abbandonate sino a quando la
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