Fantascienza! 2015 | Page 21

A parte gli S300 che eccellevano nel loro compito, tutto il resto dell’hardware fu sviluppato in tutto od in parte presso l’Area 51, finendo spesso per essere scambiato per mezzi alieni, dalla stampa mediatica e dalla associazioni ufologiche stupide e credulone, che tacitamente erano al soldo del cover up degli addetti del MAJ12. I silos ed i depositi d’armi nucleari per la marina russa erano concentrati per ragioni di sicurezza in postazioni fisse che potevano diventare degli interessanti obiettivi per la NATO. Interdirne l’uso con infiltrazioni ed operazioni speciali, era una priorità che fu finanziata anche dalla CIA. La quale aveva scoperto che durante la guerra fredda molt i “spetnatz” erano stati infiltrati negli equipaggi delle navi mercantili russe che approdavano nei porti occidentali. Tali truppe speciali infiltrate, avrebbero avuto ordine di creare sabotaggi alle ret i di telecomunicazione, centrali elettriche, vie di comunicazione, aeroporti nonché depositi militari. Ecco perché anche la CIA fu interessata ai mezzi tattici dalle caratteristiche speciali, con un design esotico per massimizzare il loro mascheramento. Fu quindi recuperato il progetto nazista della V15 cercando di valutare le reali potenzialità aereodinamiche di un velivolo dal design non convenzionale, propulso ad eliche intubate. Anche in questo caso i prototipi piccoli e grandi ad elica intubata, passarono dall’Area 51. 21