A parte gli S300 che eccellevano nel loro compito, tutto il resto
dell’hardware fu sviluppato in tutto od in parte presso l’Area 51,
finendo spesso per essere scambiato per mezzi alieni, dalla stampa
mediatica e dalla associazioni ufologiche stupide e credulone, che
tacitamente erano al soldo del cover up degli addetti del MAJ12.
I silos ed i depositi d’armi nucleari per la marina russa erano
concentrati per ragioni di sicurezza in postazioni fisse che potevano
diventare degli interessanti obiettivi per la NATO. Interdirne l’uso
con infiltrazioni ed operazioni speciali, era una priorità che fu
finanziata anche dalla CIA. La quale aveva scoperto che durante la
guerra fredda molt i “spetnatz” erano stati infiltrati negli equipaggi
delle navi mercantili russe che approdavano nei porti occidentali.
Tali truppe speciali infiltrate, avrebbero avuto ordine di creare
sabotaggi alle ret i di telecomunicazione, centrali elettriche, vie di
comunicazione, aeroporti nonché depositi militari.
Ecco perché anche la CIA fu interessata ai mezzi tattici dalle
caratteristiche speciali, con un design esotico per massimizzare il
loro mascheramento. Fu quindi recuperato il progetto nazista della
V15 cercando di valutare le reali potenzialità aereodinamiche di un
velivolo dal design non convenzionale, propulso ad eliche intubate.
Anche in questo caso i prototipi piccoli e grandi ad elica intubata,
passarono dall’Area 51.
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