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Scudetto all'ultimo respiro, poi la guerra

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San Siro è pieno, ci sono 40.000 persone trepidanti per la sorte degli ambrosianisti. Parecchi spettatori sono venuti da Bologna, nella speranza di portarsi a casa il tricolore. Pozzani si lecca i baffi, l'incasso è da record, 471.000 lire.

Le squadre entrano in campo agli ordini del romano Generoso Dattilo, ancora lui, un vero e proprio talismano per i colori nerazzurri. Si parte fortissimo, con una traversa di Candiani, un'azione del bolognese Sansone e poi Frossi e ancora Candiani.

Il gol nasce da una respinta di Setti su tiro del rossoblu Andreoli, la palla giunge a Frossi che scatta sulla fascia e crossa. Barsanti si tuffa attirando i terzini bolognesi ma non ci arriva, da sinistra con uno scatto da velocista c’è Ferraris che spara a rete, battendo il quasi omonimo Ferrari.

Il Bologna reagisce, Biavati, l'ala che ha inventato il doppio passo, cerca la testina d'oro di Puricelli, ma per i ragazzi di Felsner è notte fonda.

È merito della difesa e dei legni se finisce solo 1-0. Al triplice fischio di Dattilo i vessilli nerazzurri vengono tirati fuori ed è festa, almeno per quella domenica. Sono passati solo due anni dall'ultimo trionfo ed ecco subito una vittoria, di quelle che si fanno ricordare per la suspense.

E dire che a inizio stagione solo sei giornalisti su settanta, in un sondaggio del “Littoriale”, avevano pronosticato l'Ambrosiana, i favori erano tutti per Genova e Bologna.

Ma quest’ultimo, scrive la stampa dell'epoca, come un innamorato, si è fatto irretire dalla squadra femmina, il cui mito nasce proprio dopo la partita del 2 giugno.

Ha vinto anche la gioventù e la freschezza contro l'esperienza dei bolognesi, il solo Demaria nell'Ambrosiana supera i 30, ma è uno dei pochi che festeggia la sua prima vittoria (era tornato in Argentina per paura di essere chiamato alla guerra d'Etiopia, “saltando” lo scudetto del '38).

Anche se da festeggiare c'è ben poco: otto giorni dopo il trionfo di San Siro, Benito Mussolini lancia dal balcone di Piazza Venezia il fatale annuncio: l'Italia entra in guerra.

TABELLINO

Ambrosiana-Bologna 1-0 (1-0)

Ambrosiana: Peruchetti, Poli, Setti, Locatelli, Olmi, Campatelli, Frossi, Demaria I, Barsanti, Candiani, Ferraris II.

Bologna: Ferrari, Fiorini, Ricci, Montesanto, Andreolo, Corsi, Biavati, Sansone, Puricelli, Andreoli, Reguzzoni.

Arbitro: Dattilo di Roma

Marcatore: 9' Ferraris II