Ergo-UAS. La metrica del lavoro che fa male | Page 18

I RISCHI PER LA SALUTE CONDIZIONI COMPETIZIONE E CONDIZIONI DI LAVORO IN FIAT Insomma, la qualità del prodotto quale mezzo per recuperare quote di mercato non sembra essere una priorità per Fiat, che ha puntato sul peggioramento delle condizioni di lavoro per competere nel mercato mondiale dell'auto. Basti ricordare, a conferma di quanto detto, un'intervista che Sergio Marchionne rilasciò al quotidiano La Repubblica il 18 gennaio 2011. In quell'occasione il direttore del quotidiano ricordò a Marchionne che : “a Melfi, la metà dei lavoratori ha ‘ridotte capacità lavorative’ per i lavori in linea” e perciò gli chiese: “non crede che queste nuove condizioni che lei minimizza pesino?”. L'AD di Fiat candidamente rispose: “Non credo, ma voglio anche dirle che noi facciamo automobili e l'auto nel mondo si fa così. Chi viene in fabbrica lo sa”. Insomma, secondo la visione di Sergio Marchionne e perciò della Fiat, la salute è il prezzo che i lavoratori non possono non pagare se le automobili devono continuare ad essere costruite in Italia. È una filosofia industriale pericolosa dal punto di vista sociale, anche perchè è facile immaginare che in qualche modo verrà estesa a tutto il comparto industriale. Come d'altronde gli accordi tra Confindustria e Cgil, Cisl e Uil del 28 giugno 2011 sembrano annunciare. 16