ECOAMBIENTE REPORT 2015/01 | Page 13

inutilizzabili. Per esempio, la perdita di produttività dei terreni agricoli, che minaccia la possibilità futura di alimentare una umanità crescente, dipende fondamentalmente da una agricoltura industrializzata che rompe irreparabilmente il ciclo naturale della materia organica, su cui si fonda la qualità dei terreni e quindi la loro fertilità. Il mercato alimentare globalizzato comporta infatti che miliardi di tonnellate all'anno di materia organica, sotto forma di alimenti, lascino i campi per diventare rifiuti nei luoghi dove vengono consumati, cioè nelle città. Rifiuti che inquinano le falde, decomponendosi emettono gas che alterano il clima, ed impoveriscono i terreni di nutrienti rendendoli inoltre meno capaci di trattenere l'acqua: così aumenta l'energia consumata per l'irrigazione e per le concimazioni chimiche. Compostare i rifiuti organici raccolti ben differenziati replicando in impianti speciali il ciclo naturale di decomposizione batterica, anaerobica prima ed aerobica dopo, significa ottenere metano rinnovabile, che non aumenta la concentrazione atmosferica di quei gas-serra che stanno cambiando il clima. Il materiale successivamente affi