Disturbi generalizzati dello sviluppo e integrazione scolastica Autismo e integrazione Scolastica | Page 48

Disturbi Generalizzati dello Sviluppo e Integrazione Scolastica Autismo – Strategie per una scuola inclusiva nel suo campo visivo un oggetto interessante e consegnarglielo. Sarà possibile ripetere tale procedura più volte e da più posizioni. Successivamente si potrà chiamare Valerio e aspettare qualche secondo prima di far comparire l’oggetto, in modo tale che il bambino si volti per cercarlo. • Imitare semplici vocalizzi Attività: l’attenzione di Valerio può essere “catturata” ripetendo le sue vocalizzazioni. Queste possono essere gradualmente modificate dall’interlocutore. Quando il bambino imita una vocalizzazione dell’interlocutore, è necessario far seguire un’attività interessante. • Generalizzare l’utilizzo del “no” Attività: poiché Valerio in alcune situazioni utilizza il “no” bisognerà fare in modo che questo comportamento si estenda a più situazioni e si consolidi. Gli adulti dovranno rinforzare questa comunicazione ogni qualvolta il bambino la esprime. Bisognerà comunque offrire al bambino più opportunità di rifiutare qualcosa in situazioni predisposte a questo fine (ad esempio, offrendo al bambino un pezzo di materiale che “non c’entra” con quello che sta facendo) e rinforzando l’utilizzo funzionale della comunicazione in situazioni naturali (ad esempio a mensa se Valerio non vuole più mangiare basterà guidarlo ad allontanare con la mano il piatto). • Utilizzare il gesto indicativo Attività: attualmente Valerio alza il braccino in direzione degli oggetti per esprimere delle richieste. Bisognerà lavorare sul modellare il gesto di “puntare il dito indice”. Si suggerisce pertanto di continuare ad organizzare l’ambiente in modo tale da posizionare oggetti, particolarmente graditi a Valerio, in alto (ad esempio su una mensola), in modo tale che siano visibili ma non accessibili. Quando il bambino si avvicinerà e allungherà il braccio in direzione dell’oggetto, si potrà delicatamente aiutare Valerio ad indicare con il dito. L’adulto anche in questo caso consegnerà immediatamente l’oggetto in modo tale da rinforzare il gesto di indicare. In seguito aumentare i tempi di latenza prima di consegnare l’oggetto richiesto, in modo che rivolga lo sguardo verso l’adulto prima di riportarlo sull’oggetto (triangolazione visiva). • Effettuare una scelta tra due oggetti Attività: procurarsi due oggetti, uno altamente motivante per Valerio e un oggetto meno gradito (ad esempio una caramella ed un pezzo di costruzione). L’adulto si porrà davanti, ad una distanza tale che il bambino non possa arrivare ad afferrare gli oggetti, 48