Disturbi generalizzati dello sviluppo e integrazione scolastica Autismo e integrazione Scolastica | Page 32

Disturbi Generalizzati dello Sviluppo e Integrazione Scolastica Autismo – Strategie per una scuola inclusiva mezzi privilegiati ed inoltre: in alla comprensione del linguaggio orale, alla produzione verbale, all'uso comunicativo del linguaggio verbale, all'uso del pensiero verbale, all'uso di linguaggi alternativi o integrativi. Sulla base della valutazione normativa emerge che il bambino emette piccoli suoni gutturali, parecchi vocalizzi, fa dei gesti per dire: bravo, ciao, comprende una proibizione, interrompe un atto su ordine, consegna su ordine verbale o gesto, emette una vocalizzazione prolungata, vocalizza quando gli si parla, emette grida di gioia, gorgheggia, partecipa al gioco del “cucù eccolo”, dice almeno una parola (mamma), ripete suoni uditi, dice alcune parole (mamma, no, tre, ancora), domanda da bere e da mangiare. Dalla valutazione funzionale risultano abilità potenziali: richiedere cibi e bevande. Rispetto al Piano Educativo Individualizzato risultano abilità acquisite: persistere nei tentativi comunicativi, mettersi seduto su richiesta, utilizzare il gesto “da” per richiedere, generalizzare l’utilizzo del “no”, comprendere le richieste. Risultano abilità emergenti: orientarsi verso l’adulto quando chiamato per nome, utilizzare il gesto indicativo, imitare semplici vocalizzi. L’aspetto sensoriale (b.5) viene esaminato, soprattutto, in riferimento alle potenzialità riferibili alla funzionalità visiva, uditiva e tattile. Sulla base della valutazione normativa emerge che il bambino reagisce al rumore del campanello, segue l’anello che i sposta da una posizione laterale alla posizione mediana e viceversa, lo segue orizzontalmente da u n lato all’altro, osserva una pastiglia o un cubo posato sulla tavola, volta la testa per seguire un oggetto che sparisce lentamente, palpa il bordo della tavola, coricato sul dorso inizia un movimento di prensione diretto verso l’anello, afferra un cubo al contatto, e mentre si sposta da una posizione laterale alla posizione mediana e viceversa, afferra con una mano l’anello oscillante davanti a lui e lo attrae a sé servendosi del filo. Dalla valutazione funzionale risultano abilità acquisite: esaminare in modo appropriato i cubi tattili, interrompere l’attività quando viene suonato un fischietto e si orienta al suono, gioca in modo appropriato con una stringa per scarpe, ascoltare in modo appropriato l’adulto e i suoni prodotti durante la sessione del test, esaminare le superfici con comportamenti tattili appropriati, assaggiare i cibi durante la seduta e non mette in bocca né lecca i giocattoli, mostrare un interesse appropriato per gli odori, produrre raramente suoni senza significato, passare da un compito all’altro con facilità. Risultano abilità potenziali: osservare e manipolare appropriatamente materiali e ambienti, esplorare l’ambiente in cui si svolge la seduta in modo appropriato, mostrare movimenti e manierismi adeguati alla sua età. Rispetto al Piano Educativo Individualizzato risultano abilità acquisite: orientarsi visivamente su oggetti fermi e in movimento, inserire oggetti di due forme diverse in un contenitore con i fori delle due forme corrispondenti, orientarsi a suoni e rumori. Risultano abilità emergenti: riprodurre un suono con un giocattolo sonoro. L’aspetto motorio-prassico (b.6) viene esaminato in riferimento alle potenzialità esprimibili in ordine alla motricità globale, alla motricità fine, alle prassie semplici e complesse e alle capacità di programmazione motorie interiorizzate. Sulla base della valutazione normativa emerge che il bambino si scopre con movimenti di pedalamento, afferra la propria coscia o ginocchio, afferra i propri piedi con le mani, porta i 32