Disturbi generalizzati dello sviluppo e integrazione scolastica Autismo e integrazione Scolastica | Page 129
Disturbi Generalizzati dello Sviluppo e Integrazione Scolastica
Autismo – Strategie per una scuola inclusiva
brevi. Successivamente si possono inserire gradualmente i coetanei. Anche per
quanto riguarda l’attività di “ginnastica” si possono organizzare piccoli gruppi, in cui
un adulto aiuta Paolo a riprodurre i movimenti ed un altro che lavora a specchio con i
bambini
•
Condividere qualcosa di proprio
Attività:
aiutare Paolo a condividere qualcosa di proprio con un altro bambino. In un primo
momento verrà chiesto al bambino di condividere un oggetto per un tempo breve,
scambiandolo con un altro oggetto piacevole, dopo il quale verrà rinforzato
concretamente. Successivamente sarà possibile aumentare gradualmente la
richiesta.
•
Cercare e dare consolazione
Attività:
quando Paolo cade o si fa male un adulto suggerisce al bambino di andare da un
altro adulto per farsi consolare (ad esempio l’adulto può dire a Paolo: ”Oh! Ti sei
fatto male, fai vedere alla maestra!” e accompagnarlo fisicamente dall’adulto
“interlocutore” che dirà: “Ti sei fatto male, adesso passa”, fare una carezza). Poiché
Paolo nota anche se gli altri si sono fatti male, si può suggerirgli di fare una carezza
all’altro e dire “si è fatto male”, con un’espressione e tono congruenti.
•
Mostrare qualcosa di proprio interesse
Attività:
l’adulto suggerisce a Paolo di portare qualcosa fatto dal bambino (ad esempio un
disegno) ad un altro adulto e in seguito ad un coetaneo. L’adulto “tutor” accompagna
il bambino dall’adulto “interlocutore” e lo aiuta a porgere l’oggetto. L’interlocutore
prende l’oggetto e rinforza concretamente il bambino e lo loda (ad esempio dicendo:
“Bravo Paolo! Che bel disegno!”). Successivamente la guida da parte dell’adulto
“tutor” deve diminuire (ad esempio può soltanto suggerire al bambino: “Fai vedere
alla maestra!”) e il feedback ridotto a quello sociale.
Per gli aspetti comunicazionale e linguistico è possibile considerare come obiettivi ed
attività specifiche dell’intervento scolastico, quanto segue:
• Riconoscere le maestre attraverso le immagini
Attività:
in una situazione vis a vis, porre sul tavolo di
lavoro diverse fotografie. E’ possibile
eventualmente aiutare Paolo denominando ed
indicando le immagini prima di fare la richiesta
(ad esempio dicendo: “Paolo, guarda.
Annamaria, Lucia, ecc.”). Successivamente
chiedere di consegnare una alla volta le
immagini, dicendo: “Dammi la maestra Maria,
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