Disturbi generalizzati dello sviluppo e integrazione scolastica Autismo e integrazione Scolastica | Page 11

Disturbi Generalizzati dello Sviluppo e Integrazione scolastica Autismo – Strategie per una scuola inclusiva Sulla base della valutazione emerge che il bambino cessa di piangere quando ci si avvicina o quando gli si parla, manifesta di anticipare il momento del pasto, reagisce con mimica all’avvicinarsi del volto dell’esaminatore, sorride a volti familiari, si anima alla vista dei preparativi del pasto, gioca con le proprie mani e le esamina, ride a singhiozzo, sorride allo specchio, distingue i volti familiari da quelli estranei, gioca a gettare oggetti per terra, reagisce a certe parole familiari. L’aspetto comunicazionale (b.3), e l’aspetto linguistico (b.4) vengono esaminati nelle potenzialità esprimibili in relazione alle modalità di interazione, ai contenuti prevalenti, ai mezzi privilegiati ed inoltre: in alla comprensione del linguaggio orale, alla produzione verbale, all'uso comunicativo del linguaggio verbale, all'uso del pensiero verbale, all'uso di linguaggi alternativi o integrativi. Sulla base della valutazione emerge che il bambino fa dei gesti per dire: bravo, ciao, comprende una proibizione, interrompe un atto su ordine, consegna su ordine verbale o gesto, emette suoni gutturali e vocalizzi, emette una vocalizzazione prolungata, vocalizza quando gli si parla, emette grida di gioia, gorgheggia, vocalizza parecchie sillabe definite (ma, ma, ma), partecipa al gioco del “cucù eccolo”, dice almeno una parola (mamma). L’aspetto sensoriale (b.5) viene esaminato, soprattutto, in riferimento alle potenzialità riferibili alla funzionalità visiva, uditiva e tattile. Sulla base della valutazione emerge che il bambino osserva una pastiglia o un cubo posato sulla tavola, coricato sul dorso inizia un movimento di prensione diretto verso l’anello, lo segue orizzontalmente da un lato all’altro e mentre si sposta da una posizione laterale alla posizione mediana e viceversa, afferra con una mano l’anello oscillante davanti a lui e lo attrae a sé servendosi del filo. L’aspetto motorio-prassico (b.6) viene esaminato in riferimento alle potenzialità esprimibili in ordine alla motricità globale, alla motricità fine, alle prassie semplici e complesse e alle capacità di programmazione motorie interiorizzate. Sulla base della valutazione emerge che il bambino si scopre con movimenti di pedalamento, afferra la propria coscia o ginocchio, afferra i propri piedi con le mani, seduto solleva la testa e la mantiene dritta, in posizione prona solleva la testa, le spalle, gli arti inferiori in flessione ed estesi, movimenti di reptazione e si appoggia sugli avambracci, stringe fortemente un dito introdottogli nella mano, coricato sul dorso trattiene la testa dal cadere indietro quando lo si solleva, solleva le spalle e la testa quando si esercita una leggera trazione sugli avambracci, coricato sul fianco si volta fino a giacere sul dorso, afferra un lenzuolo e lo tira a sé, si copre il volto con il lenzuolo, si tiene seduto con un leggero sostegno, coricato sul dorso fa dei movimenti diretti a liberarsi del tovagliolo postogli sulla testa, si libera del tovagliolo anche in posizione seduta, tenuto verticalmente sopporta una parte del suo peso, può restare seduto a lungo senza sostegno, passa i suoi giochi da una mano all’altra, coricato sul dorso si volta fino a giacere sulla pancia, sostenuto per le ascelle compie movimenti di deambulazione, si alza in piedi da solo, stando in piedi si china per raccogliere un gioco, cammina da solo, sale e scende le scale da solo, può portare un bicchiere pieno d’acqua senza rovesciarne il contenuto o un oggetto fragile senza romperlo. L’aspetto neuropsicologico (b.7) viene esaminato in riferimento alle potenzialità esprimibili riguardo alle capacità mnesiche, alla capacità intellettiva e all'organizzazione spaziotemporale. 11