Casaro curano tutte le fasi del progetto, dagli aspetti più pratici,
come la prototipazione e l’ottimizzazione in fase esecutiva, fino
al dialogo e alla conoscenza approfondita con i clienti e le aziende, agendo nei fatti come figure dalle competenze trasversali che
mettono in rete le ricchezze del loro territorio.
La poetica di Demo fa della varietà e della continua sperimentazione formale un fattore di positiva apertura mentale, contrapponendola alla ricerca di una coerenza assoluta, che spesso inibisce e soffoca la creatività. Non stupisce, quindi, che Moonstudio
introduca i propri progetti con una celebre citazione di Ettore
Sottsass jr., che afferma che “l’architettura può essere fatta di
poco, di molto poco, purché questo poco sia tutto quello che
gli uomini devono avere per non dimenticarsi di essere uomini
e niente altro. Niente altro che questo”. Come Sottsass, uno dei
più grandi tra i postmoderni italiani, Demo costruisce forme in
libertà e, così facendo, suggerisce possibili significati.
Permane sempre un’ambiguità di fondo, un’allusività che
permette a queste composizioni di prestarsi a infinite letture:
all’osservatore è delegato il compito di costruire il suo personale
racconto. Curiosamente, sono proprio i suoi oggetti in cerami-
ca – materiale con cui, nel frattempo, ha ristabilito un rapporto
pacifico, dopo la “fuga” adolescenziale – ad incarnare al meglio i
temi della sua ricerca e a rappresentarne gli sviluppi formali più
convincenti.
Come racconta lo stesso Demo, suggerendone possibili interpretazioni: nelle ceramiche di Pull Lovers, “convivono innocenza
e gravità