Qual stato il primo passaggio di
Stephane Fournial a Napoli ed in
teatro?
Fermo restando il forte senso si
meraviglia, ribadisco di essere ancora
oggi sorpreso della mia nomina alla
direzione della Scuola di Ballo.
Acquisito il dato, ho cominciato a leggere informazioni in contumacia,
provando a conoscere il mio nuovo
posto di lavoro ancor prima di cominciare. E poi ho risentito Anna Razzi
per uno scambio cordialissimo di
pareri, cos da avviare una collaborazione che possa portare i migliori
frutti alla Scuola di Ballo. Lei il
Presidente Onorario a vita perch ha
ricoperto il mio attuale ruolo per ben
venticinque anni, con una serie di
risultati
davvero
importanti.
Oltretutto la programmazione gi
approntata per questo anno accademico confermata in toto, a cominciare dalle rappresentazioni mattutine per le scuole di gennaio con Peter
Pan e di aprile con Pinocchio, peraltro due coreografie di Anna Razzi ed
entrambe musicate dagli spartiti originali di Gaetano Panariello. Stesso
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discorso per il saggio di fine anno, in
linea con il passato e, probabilmente,
con il futuro.
Fin qui tutto confermato, anche per
il poco tempo a disposizione. Ma ad
un mese di lavoro, quali sono gli
accorgimenti a breve termine che si
immaginato?
In un mese ho passato tutto il tempo
a girare per le sale della Scuola di
Ballo, senza sosta. Ho osservato
attentamente il lavoro quotidiano
delle mie insegnanti Rossella Lo
Sapio, Antonina Randazzo e Patrizia
Manieri. Ho sollecitato, ad esempio, i
maschi della scuola a fare molti esercizi ginnici individualmente, senza
attendere il proprio turno al centro,
riscuotendo immediatamente ampia
partecipazione e abnegazione. Con le
mie insegnanti stiamo studiando le
migliori soluzioni possibili ai problemi
quotidiani di ogni istituzione scolastica, facendo leva sulla qualit degli
allievi che ho a disposizione. Infine sto
chiedendo uno sforzo maggiore a
tutti per riprenderci il giusto monte
ore di danza, ovvero il repertorio ed il
passo a due. é l che si formano i ballerini, nel duro confronto con il passato attraverso il repertorio, la tecnica
del passo a due e del lavoro alla sbarra. Il segreto della qualit pi semplice di quanto si possa immaginare.
Ed invece i programmi a lungo termine? Cosa vede tra tre anni, ovvero
alla scadenza del suo mandato?
Ho un contratto triennale ma sto
lavorando affinch le mie idee durino
molto pi a lungo della mia stessa
presenza qui a Napoli. Se per il
momento sto sacrificando le discipline di contorno alla danza classica,
pur vero che presto il curricolo si
dovr nuovamente arricchire giocoforza delle discipline capaci arricchirne e impreziosirne la qualit con i
migliori professionisti del settore.
Detto questo, io vorrei che la Scuola
di Ballo del Teatro di San Carlo di
Napoli diventi a pieno titolo una
scuola dÕlite, ovvero un luogo di formazione invidiato e scelto per scovare talenti da esportare in tutto il
mondo. Vorrei che le compagnie di
balletto scegliessero Napoli per tro-