DanzaSì Anteprima DanzaSì n. 325 maggio 2018 | Page 20

Ancora grande danza internazionale con Re-Mark dal 5 all’ 8 maggio alla Stazione Leopolda la creazio- ne site specific di danza e multimedia del coreogra- fo di origini tibetane Sang Jijia in prima assoluta a Fabbrica Europa. Otto giovani danzatori selezionati per l’occasione per indagare il rapporto tra corpo, spazialità e memoria con un progetto pieno di forza e al tempo stesso raffinato e sfaccettato nei linguaggi messi in campo. Altra prima nazionale per Anne Teresa De Keersmaeker con Mitten wir im Leben sind/Bach6cellosuiten, un delicato e profondo incontro tra danza, musica e quella “spiritualità senza filtri” evocata dal titolo preso in prestito da un Inno di Lutero. Sul palco cinque straordinari danza- tori (tre uomini e due donne tra cui la stessa De Keersmaeker) insieme a Jean-Guihen Queyras, vio- loncellista francese tra i migliori al mondo. (2 e 3 giugno Teatro La Pergola). Il 10 maggio alla stazione Leopolda appuntamento con il tunisino Radhouane El Meddeb in À mon père, une dernière danse et un premier baiser crea, attra- verso un racconto intimo ed emozionante, un dialo- go immaginario con suo padre, scomparso senza il tempo di un addio. Il 12 maggio un doppio appuntamento sempre alla Stazione Leopolda: Boucle prima creazione del fran- co-vietnamita Xuan Le, straordinario performer che passa con disinvoltura dal pattinaggio a rotelle alla danza contemporanea. A seguire Pode Ser della giovane coreografa france- se Leila Ka, che partendo da una sintassi hip-hop e attraversando diversi linguaggi coreografici, porta in scena un racconto intenso alla ricerca delle compo- site identità che costituiscono la persona. Largo spazio anche alla danza nostrana. Il 10 e 11 maggio al Teatro Goldoni Erodiade. Fame di vento 1993/2017, pièce del ‘93 di Julie Ann Anzilotti ispi- rata al poema incompiuto del simbolista Stéphane Mallarmé, è stata ricostruita nell'ambito del progetto “RIC.CI-Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni ‘80/‘90” ideato e diretto da Marinella Guatterini. Invisible pièce di e con Cristina Kristal Rizzo prende avvio da una personale traduzione de La Morte del Cigno di Anna Pavlova del 1924. La coreografia, nel suo ricostituire dal vivo la relazione primaria tra immagine assente e movimento presente, raccoglie e amplifica il gesto coreografico coinvolgendo in un 38 gioco di doppi sfalsati lo sguardo del pubblico (9 maggio, Stazione Leopolda). L’8 maggio prima nazionale di Arcaico, coreografia di Davide Bombana. I danzatori del Balletto di Roma incontrano l’energica musica di Katia Pesti e l’affasci- nante voce del cantante africano Gabin Dabiré. Altra prima nazionale l’11 maggio per Interrogai me stesso, coreografia di Simona Bucci e interpretazione di Hal Yamanouchi. Di Giardino Chiuso è Inverno, coreografia di Patrizia de Bari, prima tappa di una riflessione sulle stagioni della natura e della vita. La musica originale di Julia Kent dà corpo, con la sua struttura ciclica, al trascor- rere di un tempo che ritorna, come le stagioni (11 maggio Stazione Leopolda). Mash è il lavoro di e con Annamaria Ajmone e Marcela Santander. Una interforma composta da una commistione di linguaggi dei quali ciascuna delle due coreografe si fa portatrice (12 maggio Stazione Leopolda). Il 24 maggio il Teatro Cantiere Florida ospita Present Continuous di Salvo Lombardo pièce che indaga il rapporto tra memoria, percezione e movimento nel- l’osservazione del reale. Smash your mask, progetto coreografico di Elisa Capecchi e Sara Campinoti, nasce dalla volontà di indagare il concetto di individualità, inteso come complesso di caratteristiche che formano il singolo: un individuo è così e in nessun altro modo (9 mag- gio, Stazione Leopolda). In Soggetto Senza Titolo Olimpia Fortuni espone il corpo a una metamorfosi continua che si evolve e si trasforma, né forma né nome a limitarlo. Come una macchia d’inchiostro la materia si espande senza un contenitore alla ricerca di verità (8/5, Stazione Leopolda). Da non dimenticare il Focus Young Mediterranean and Middle East Choreographers giovani coreografi provenienti dall’area Medio Orientale: Sina Saberi (Iran) Prelude to persian mysteries (1 giu- gno) e Damnoosh (2 giugno) , Shira Eviatar / Evyatar Said (Israele / Yemen) (29-30 maggio), Bassam Abu Diab / Jacopo Jenna (Libano / Italia) Incontro (23 e 25 maggio) . E Platform A35 progetto che dal 29 maggio al 2 giu- gno nel nuovo spazio di Fabbrica Europa, PARC Ex Scuderie Granducali alle Cascine, accoglie e presen- ta la ricerca performativa di una generazione di gio- vani autori capace di sempre nuove sfide creative;