Dance&Culture N°5/2015 | Page 4

COPERTINA di Angela Testa IL SENSO DI NATALIA per la coreografia Natalia Horecna, una visione immaginifica e spirituale della danza U Un volto luminoso e sorridente e una risata argentina sono il biglietto da visita di Natalia Horecna, una delle giovani coreografe europee che, dopo aver ballato per l’Hamburg Ballet, lo Scapino Ballet e il Nederland Dans Theater, porta sulle scene la sua visione molto personale, immaginifica e spirituale della danza. Premiata dal The Vladimir Malakov Foundation/Taglioni European Ballet Award come Migliore Giovane Coreografo o definita Coreografo dell’anno dalla rivista Tanz, Natalia Horecna vive in Olanda ma si sta facendo conoscere nel panorama Europeo dove è chiamata a creare i suoi lavori come coreografa freelance. 4 L’Arte in casa di Natalia è sempre stata una cosa normale, un fatto di vita quotidiana. Nata in Slovacchia, a Bratislava, suo padre è un noto regista e sua sorella ne ha seguito le orme, mentre sua madre, infermiera geriatrica, è una donna meravigliosa, sensibile ma molto pratica con una spiccata attenzione per il mondo dell’arte. Lei, la piccolina di casa, un terremoto, sempre attiva e in movimento, già dall’asilo disse a sua madre che voleva ballare. Dopo il conservatorio, il premio dei giornalisti del Concorso di Losanna le permise di partecipare all’audizione alla scuola dell’Hamburg Ballet dove poi è cominciata la sua vita professionale di danzatrice. Come è nata in te l’idea di direzione coreografica, forse dai geni di tuo padre regista? Fino all’età di 25 anni non avrei mai pensato di coreografare. Mio padre, però, ha cominciato a ripetermi: “Credo che tu possa farlo”. Anche perché io ho sempre fornito ai coreografi materiale su cui lavorare. Così ho provato, ed è stato amore a prima vista. Scaturiva da me semplicemente. Da dove derivano le tue visioni coreografiche? Mi pongo sempre domande fondamentali: cosa voglio dire col mio lavoro, cosa voglio dare al pubblico, agli artisti e a me stessa e come posso toccare la parte più profonda del cuore di chi guarda, come posso farlo pensare, rilassare, riflettere? Io amo, adoro le persone, ognuna ha storie differenti e mi piace parlare di questo, della nostra sofferenza, del nostro sguardo indagatore, della nostra gioia, felicità. Natalia Horecna in prova con il Ballet Company of Montecarlo per la prima di ‘Fatalistic Visions Predominate/Tales Absurd’, ph. Alice Banglero 5