Dance&Culture N°5/2015 | Page 20

La sua più grande soddisfazione finora nel suo lavoro? Sono tante, ma devo ammettere che sono stato particolarmente emozionato a vedere più volte la Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica tutta esaurita per i miei spettacoli: 2400 spettatori per Eleonora Abbagnato e le Stelle dell’Opéra di Parigi; o ancora, il gala Les Etoiles, lo scorso gennaio all’Auditorium Conciliazione di Roma, che ha registrato 3370 presenze in due serate. Sono soddisfatto quando i sogni diventano realtà. Non sopportavo l’idea che un allestimento importante come Lo Schiaccianoci di Amedeo Amodio, con le scene e costumi di Emanuele Luzzati, fosse da quasi dieci anni nei depositi di Aterballetto, destinato a perdersi: ho avuto il coraggio di acquisirlo, insieme ad altri due allestimenti importanti, sempre con coreografie di Amodio, Coppélia di Luzzati/Spinatelli e Carmen di Spinatelli, e li ho fatti rivivere grazie alla collaborazione con il Teatro Massimo di Palermo e per Schiaccianoci con il Teatro dell’Opera di Roma che li hanno presentati nelle loro stagioni. Ora sto portando queste produzioni di Daniele Cipriani Entertainment in tournée nei teatri italiani. Sono lavori che considero parte della storia 20 del balletto italiano. Non nascondo che quando sono venuto a conoscenza dei risultati della mia domanda al FUS mi sono emozionato: dopo anni di duro lavoro svolto con passione, puntando sulla qualità e rischiando sempre sulla mia pelle per la realizzazione di grandi produzioni, ecco che finalmente i miei sforzi venivano riconosciuti! Ringrazio per questo il Ministero perché mi dà la possibilità di realizzare spettacoli sempre più impegnativi, stimolando la crescita dell’arte coreutica, un’arte che, come tutte le arti, contribuisce allo sviluppo della nostra società. Un sogno nel cassetto da voler realizzare? Come tutta la gente del mondo dello spettacolo, sono molto scaramantico…temo che svelandolo non si realizzerebbe… Glielo farò sapere quando si realizzerà! Comunque, diciamo che l’ambizione di Daniele Cipriani, quale direttore artistico, è che la Daniele Cipriani Entertainment cresca sempre di più, non solo nella produzione ma anche nella programmazione; e, a questo proposito, abbiamo in campo dei bellissimi progetti che spero si realizzino presto. Un nome, o una compagnia, che vorrebbe portare in Italia? Amarcord, balletto in due atti di Luciano Cannito, con Rossella Brescia e Nicolò Noto Ph.Mario Sguotti 21