Dance&Culture N°5/2015 | Page 18

della Musica di Roma in occasione del ventennale dalla sua scomparsa (ancora oggi spesso rimesso in onda su RAI 5); soprattutto, allo spettacolo Apollineo e Dionisiaco tenutosi sull’Isola Li Galli che per la prima volta nella storia offrì al pubblico uno spettacolo di danza in quel luogo che era appartenuto prima a Léonide Massine e poi a Nureyev. Entrambi avevano sognato di presentare lì uno spettacolo: quel giorno di agosto del 2009, abbiamo realizzato il loro sogno. Fortunatamente le cose brutte le dimentico con molta facilità. di anzianità, sostenendo nuove realtà: io ho il privilegio di essere tra queste. lo è stata particolarmente perché è la mia città ad avermela conferita. Nel 2013 il Sindaco di Roma le ha conferito in Campidoglio la medaglia di Roma Capitale con la seguente motivazione “A Daniele Cipriani, per aver portato in Italia la grande danza internazionale”. Che effetto le fa un simile riconoscimento? C’è un evento da lei organizzato, ideato, o prodotto, del quale è particolarmente orgoglioso? I riconoscimenti sono sempre graditi, la Medaglia di Roma 18 Sono tanti gli eventi che mi hanno reso orgoglioso, ma anche le collaborazioni con artisti importanti come Carolyn Carlson, Susanne Linke, Roberto Bolle, Reinhild Hoffmann, Carla Fracci, Eleonora Abbagnato, Luciana Savignano, Svetlana Zakharova, Marianela Nuñez, Rossella Brescia, Mats Ek, Ana Laguna, Dominique Mercy, Lutz Förster. Nello specifico, penso allo spettacolo in omaggio a Luchino Visconti con Eleonora Abbagnato, al Bernstein Dance Gala al Teatro Antico di Taormina (che ha dato inizio alla mia collaborazione con i principals del New York City Ballet), al Tributo a Rudolf Nureyev alla Cavea dell’Auditorium Parco Ana Laguna e Daniele Cipriani, Premio Benois 2015, Teatro Bolshoi di Mosca, ph. M.Logvinov Leggendo il suo lunghissimo curriculum si fa fatica ad arrivare alla fine per la mole di nomi, eventi, premi, collaborazioni, gala, e quant’altro. Per l’intensa attività svolta che risulta, sembrerebbe la lunghissima carriera di un anziano produttore. Invece lei è giovane e con già all’attivo un ricco percorso artistico. Cosa la muove a continuare, caparbiamente, in questa attività? Il credere nel mio lavoro, e il desiderio continuo di crescere. Mi considero come un giovane impresario che ha ancora molto da fare ed è orgoglioso per tutto quello che ha fatto; spero che sia solo l’inizio e che le cose veramente belle e import anti da fare debbano ancora arrivare. Svetlana Zakharova in Les Etoiles, Auditorium Conciliazione di Roma 2015, ph. Luca Di Bartolo Ana Sophia Scheller e Nicolai Gorodiskii nel Pas de Deux de Le Corsaire, Arena dei Templi di Paestum ph. Antonio Quaranta Immagino che non tutti gli eventi abbiano avuto lo stesso successo. Non le chiedo di dirmi quale di questi non è riuscito secondo le sue aspettative, o che non ha soddisfatto il pubblico, ma quando è accaduto come lo ha vissuto? 19