con una forte personalità. Tu
hai una personalità molto for-
te, perché indossare una co-
strizione per esprimerti?
Ho detto questo molte volte.
Non è una questione di tac-
chi, non riguarda cosa rappre-
senta l’indossare quale tipo di
scarpa, è cosa i tacchi rappre-
sentano, per me l’essere libe-
ro di fare ciò che voglio. Sono
sempre stato un ribelle.
Balli solo pop music o il tuo
stile di ballo può essere usa-
to con altri tipi di musica? E’
pensabile una coreografia di
girling su Mozart o Beethoven?
Mi piace tantissimo la musica,
nelle sue diverse forme. Mi pia-
ce Barbara Streisand, Beetho-
ven, Madonna, Beyoncè, Ste-
ve Wonder, mi piacciono tanti
stili. Si, penso sia possibile.
Insegni ballo in giro per il
mondo Parigi, Los Angeles,
che tipo di allievi frequentano
i tuoi corsi?
Credo lo stesso tipo di dan-
zatori che viene qui [n.d.r. a
Danzainfiera], alcuni vogliono
imparare, altri sono solamente
curiosi, alcuni vogliono solo di-
vertirsi.
La particolarità delle tue esi-
bizioni non sta nel fatto di ve-
dere degli uomini travestiti da
donna ma dei bei ragazzi che
spesso mescolano caratteri-
stiche maschili ad accessori e
movenze femminili per un ef-
fetto di contrasto, a volte stri-
dente, a volte glamour, per al-
cuni trash per altri sofisticato,
sicuramente un po’ pazzo.
La tua è stata una scelta mira-
ta o è solo l’espressione della
tua personalità?
E’ sicuramente una scelta.
Quando danzo con i tacchi
non mi sento come una don-
na, assolutamente, mi sento
come un uomo che indossa i
tacchi. E’ come dire: perché
no? Perché il blu per i ragazzi
ed il rosa per le ragazze? Ho
detto di voler indossare i tac-
chi e l’ho fatto. E mi piace il
contrasto dell’energia maschi-
le e delle linee femminili, mi
piace questo tipo di contrasto.
Abbiamo tutte e due le cose
dentro di noi, perché non gio-
carci?
Com’è stata l’esperienza con il
Cirque du Soleil? Ti sei potuto
esprimere liberamente?
Il Cirque du Solei