Dance&Culture N°4-5-6/2016 D&C 4-5-6-16 | Page 67

con una forte personalità. Tu hai una personalità molto for- te, perché indossare una co- strizione per esprimerti? Ho detto questo molte volte. Non è una questione di tac- chi, non riguarda cosa rappre- senta l’indossare quale tipo di scarpa, è cosa i tacchi rappre- sentano, per me l’essere libe- ro di fare ciò che voglio. Sono sempre stato un ribelle. Balli solo pop music o il tuo stile di ballo può essere usa- to con altri tipi di musica? E’ pensabile una coreografia di girling su Mozart o Beethoven? Mi piace tantissimo la musica, nelle sue diverse forme. Mi pia- ce Barbara Streisand, Beetho- ven, Madonna, Beyoncè, Ste- ve Wonder, mi piacciono tanti stili. Si, penso sia possibile. Insegni ballo in giro per il mondo Parigi, Los Angeles, che tipo di allievi frequentano i tuoi corsi? Credo lo stesso tipo di dan- zatori che viene qui [n.d.r. a Danzainfiera], alcuni vogliono imparare, altri sono solamente curiosi, alcuni vogliono solo di- vertirsi. La particolarità delle tue esi- bizioni non sta nel fatto di ve- dere degli uomini travestiti da donna ma dei bei ragazzi che spesso mescolano caratteri- stiche maschili ad accessori e movenze femminili per un ef- fetto di contrasto, a volte stri- dente, a volte glamour, per al- cuni trash per altri sofisticato, sicuramente un po’ pazzo. La tua è stata una scelta mira- ta o è solo l’espressione della tua personalità? E’ sicuramente una scelta. Quando danzo con i tacchi non mi sento come una don- na, assolutamente, mi sento come un uomo che indossa i tacchi. E’ come dire: perché no? Perché il blu per i ragazzi ed il rosa per le ragazze? Ho detto di voler indossare i tac- chi e l’ho fatto. E mi piace il contrasto dell’energia maschi- le e delle linee femminili, mi piace questo tipo di contrasto. Abbiamo tutte e due le cose dentro di noi, perché non gio- carci? Com’è stata l’esperienza con il Cirque du Soleil? Ti sei potuto esprimere liberamente? Il Cirque du Solei