Dance&Culture N°4-5-6/2016 D&C 4-5-6-16 | Page 54

Perché Micha ha scelto pro- prio te? Me lo sono chiesta molte volte e mi sono sempre data risposte diverse: per empatia, perché sono cresciuta con alcuni dei suoi danzatori ed era come se indirettamente avessi vissuto alcuni capitoli della sua vita, o forse solo perché percepiva ammirazione. Lui diceva ‘perchè sei prima una ballerina e poi una gior- nalista’. Il fatto che non dan- zassi da più di un decennio era irrilevante. Cosa ti ha spinto ad accetta- re? Non hai avuto timore nel rimetterti in discussione in pal- coscenico? E’ egocentrismo, rivalsa o un sogno nel casset- to? Incoscienza! La lusinga è sta- ta sicuramente la molla inizia- le, ma si è presto tramutata in una stimolante sfida per uscire dal quieto nido della comfort zone, per crescere, per cede- re alla mania del controllo e all’illusione della perfezione. Fino al timor panico… Quali sono stati i momenti più duri di questa esperienza? Non poter controllare nulla, la- sciare il tempo scorrere, fare e disfare continuamente moda- lità d’approccio senza mai ar- rivare all’obiettivo, improvvisa- re, fondamentalmente grande solitudine. E quali sono stati invece i più divertenti? Tendo purtroppo a prende- re tutto molto sul serio. Però quando ho capito che Micha voleva veramente che ad un certo punto improvvisassi una danza per lui, gli ho chiesto di potermi travestire da zingara, così da non essere Lara, poter sdrammatizzare e sentirmi un po’ più libera. 54