Speciale
Royal Ballet
Abbiamo ritmi di lavoro più
serrati rispetto al resto d’Euro-
pa. In generale, stiamo sulle
11 ore lavorative.
Dalle 10,30 sino alle 17,30.
Spettacolo alle 19,30 impe-
gnati sino alle 23. Hai due ore
solamente per rinfrescarti,
mangiare un boccone, met-
terti il trucco e sei in scena.
Io onestamente lo preferisco,
perché, invece, quando ero
a Zurigo con le 5 ore di pausa
prima dello spettacolo perde-
vo la concentrazione.
Alla Royal Opera House ogni
cosa è calcolata al minuto e
mentre parliamo con Valenti-
no Ashley Woodfield, il capo
ufficio stampa del Royal Ballet,
si affaccia nello studio perché
il tempo a nostra disposizio-
ne è terminato e il nostro tour
all’interno del Teatro può con-
tinuare.
Mentre ci congediamo da Va-
lentino con l’augurio di poterci
rivedere in Italia, magari per
assistere ad una sua creazio-
ne gli chiediamo:
Cosa vorresti fare ‘da grande’?
Vorrei dirigere una compa-
gnia, perché come direttore
posso coreografare ma anche
preparare. Dovrei imparare a
fare il manager però, perché
mentre sino a 10 anni fa dove-
vi sapere solo di danza, oggi
devi sapere di contratti, orga-
nizzazione, tournée, pianifica-
re costi, sapere amministrare,
capire di fundraising… insom-
ma, una sfida interessante che
mi sentirei di affrontare.
Valentino Zucchetti in Voices of Spring, The Royal Ballet, ROH
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