Dance&Culture N°4-5-6/2016 D&C 4-5-6-16 | Page 48

rantirti un buon posto per uno spettacolo di questo tipo, pre- notando per tempo non spen- di più di 55 pound, ma puoi trovarli anche a 30, e ritengo siano soldi ben spesi. In Italia forse si preferisce un buon ri- storante. Ho letto di un vostro interes- santissimo progetto ‘Chance To Dance’. E’ un progetto educativo del Royal Ballet diretto alle scuole per avvicinare gli studenti alla danza. Durante l’anno ogni secondo wekend del mese li portano alla Royal Opera House o in altre sedi come Thurrock (dove c’è un enorme capannone per fare le sceno- grafie) per insegnare loro la danza e portare in scena un piccolo spettacolo. Anch’io ho preso parte a que- sto progetto, perché mi piace avere a che fare con i bam- bini, mi diverte entusiasmarli. Abbiamo realizzato con loro La Sagra della Primavera di Mac Millan in versione sempli- ficata, La Fille Mal Gardee, Lo Schiaccianoci. Questi bambi- ni si ritrovano su un palcosce- nico a 9-10-11 anni insieme ai ballerini professionisti; per molti è un’esperienza magica, altamente educativa. Qui da noi il governo concede mol- ti fondi al Teatro per progetti educativi e Chance To Dance è uno dei tanti. In Italia ci sono molte scuole private professionali e semi- professionali. C’è una gran- de disparità tra i numeri della formazione, i danzatori che si formano, e gli investimenti sia per permettere ai danzatori di entrare nel mondo del lavo- ro che per educare il pubbli- co. E avere più pubblico vuol dire aumentare la richiesta di spettacoli ed avere introiti maggiori. Quali sono i ritmi di lavoro al Royal Ballet? 48