COPERTINA
E
Entrare alla Royal
Opera
House,
nel magico mon-
do di Wayne
McGregor
è
come varcare la
soglia della Scuo-
la di magia di
Hogwarth ed ap-
prestarsi a voltare
la testa in tondo
per non rischiare
di perdere nem-
meno un piccolo istante di un
luogo destinato a pochi, una
straordinaria macchina per
creare spettacoli fantastici de-
stinati a molti. Penso che siamo
fortunate, Monica Ratti ed io, a
varcare questa soglia e a vive-
re due giorni in totale immersio-
ne nel celebrato tempio della
danza britannica. Entreremo
nell’enorme teatro, vedremo
spettacoli di danza, interviste-
remo i nostri splendidi danzatori
italiani che portano lustro alla
danza del nostro paese ma so-
prattutto incontreremo Wayne
McGregor, un coreografo bril-
lante e avventuroso che ha
fatto della danza e della tec-
nologia, due mondi così diversi,
un unico spettacolare terreno
di ricerca per l’espressione arti-
stica dell’essere umano.
Wayne McGregor è un uomo
alto, magro, scattante in tutte
le sue manifestazioni, non mo-
stra affatto di essere stato ci-
tato nel 2016 come uno degli
uomini più influenti della mo-
narchia britannica. Malgrado il
tempo a disposizione con lui sia
poco per i numerosi impegni
della sua giornata non mostra
alcuna fretta, anzi, dimostra un
Wayne McGregor, ph. Nick Mead
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di Angela Testa