Dance&Culture N°4-5-6/2016 D&C 4-5-6-16 | Page 23

Speciale Royal Ballet ne, copre le scuole di tutte le età. Con la scuola, in particolare, ha grande successo il progetto ‘A Chance to dance’ che ha ben 25 anni all’attivo e che ha base in tre zone più povere di Londra. I danzatori del Royal Ballet vanno nelle scuole, mostrano un balletto, generalmente classico, e invita- no quei ragazzi che sono interessati a lavorare con loro per due anni, una volta alla settimana, per imparare il movimento e la fisicità del balletto, e a creare una piccola produzione di un atto di opere come La fille Mal gardée o Winter’s Tale che poi andrà in scena all’Opera House. Per quanto riguarda la differenza di pubblico tra il balletto e la danza con- temporanea si può affermare che la distinzione sia di tipo demografico: il pubblico che viene a vedere gli spettacoli di Wayne McGregor è gene- ralmente più giovane, più portato verso la sperimentazione, un pubblico diverso da quello che viene a vedere i classici del balletto. Mc Gregor è più sperimentale, più libero nelle sue creazioni, ma il lavoro di tutti e tre i coreografi non è costruito per selezionare un certo tipo di pubblico, al contrario sono liberi di creare e sperare di essere premiati dagli spettatori. Il settore Danza impiega circa 100 ballerini più almeno 400 persone coin- volte nelle attività di organizzazione. In tutta l’Opera sono almeno un migliaio tra dipendenti, personale dirigente, personale artistico e musi- cale; nella struttura si sprecano le sezioni lavorative: press & communica- tion, marketing, production, box office & administration, development for sponsorship Management, costume and wardrobe, lighting, etc. etc. Non rimane che essere molto invidiosi o, in una migliore alternativa, rim- boccarsi le maniche e darsi da fare. 23