Entrambi direi. Ma certamente
non verbale…
Che rapporto ha la sua danza
con la musica? La scelta mu-
sicale per le sue creazioni è
spesso potente, come le gran-
di partiture classiche, o ironica-
mente e soavemente singolare,
quando le sue creazioni non si
formano nel silenzio o nel suo-
no dell’ambiente: cosa cerca
in un brano musicale perché
sia scelto per un suo lavoro?
Non ho un unico modo per ap-
procciarmi alla questione della
musica. Ogni pezzo segue una
logica differente e ci sono in-
finite strade che sono sempre
entusiasta di esplorare riguar-
do al come la parte visiva e la
parte auditiva possano essere
accostate.
Ci sono musiche che possono
considerarsi più complicate da
interpretare coreuticamente?
Credo che lavorare con la
buona musica sia sempre fa-
cile, qualunque sia lo stile o il
genere. La musica più diffici-
le da coreografare è la brutta
musica. :-)
Con quali coreografi o musicisti
italiani desidererebbe collabo-
rare?
Caravaggio :-) ma soprattutto
per la luce…
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