nominata per partecipare in
Emerging Dancer 2017? Come
descriveresti questa fantastica
opportunità?
Credo che il concetto e il signi-
ficato di Emerging Dancer sia-
no favolosi in sè. L’idea è quella
di dare ai ballerini delle fasce
più basse della compagnia
l’opportunità di ballare e inter-
pretare ruoli principali. I parte-
cipanti possono essere nomi-
nati da qualsiasi persona lavori
per l’English National Ballet. Di
conseguenza mi sono sentita
molto onorata nell’ essere stata
scelta dai miei colleghi.
Da poco hai cominciato a la-
vorare nuovamente per la San
Francisco Ballet Company.
Come ti senti e cosa credi cam-
bierà della tua vita?
San Francisco e il San Francisco
Ballet sono sempre stati per me
come una casa. Ho frequenta-
to la San Francisco Ballet Scho-
ol per un anno e ho lavorato
quattro anni per la compagnia.
Sono molto emozionata di rico-
minciare!
Ora che sono nuovamente in
California, molti aspetti della
mia vita cambieranno. L’am-
biente lavorativo al SFB e gli
orari sono molto diversi. Ad
ogni modo, tutti i grandi cam-
biamenti richiedono tempo
per adattarsi, ma credo ferma-
mente che questa trasferta sia
la migliore per me in questo
momento.
Credi che ti mancherà la tua
vita a Londra e all’ English Na-
tional Ballet?
Mi mancheranno certamen-
te alcuni aspetti di Londra e
dell’ENB. All’ ENB ho costruito
molti legami e ricordi con i bal-
lerini e ne sarò sempre grata.
Di Londra, come città, mi man-
cherà sicuramente l’abbon-
danza di centri teatrali.
Era fantastico sapere che c’era
sempre una recita, uno show o
uno spettacolo di danza da an-
dare a vedere!
Purtroppo però, devo ammet-
tere che con il nostro salario è
stato difficile sfruttare del tutto
la vita teatrale i n città, nono-
stante abitassimo lì.
Com’è il rapporto con i tuoi ge-
nitori e con la tua famiglia? Ti
hanno sempre supportata nel-
la tua carriera? Quanto spesso
li vedi?
Sono estremamente grata di
avere dei genitori fantastici
e di gran supporto. Mi hanno
sempre aiutata qualsiasi cosa
io abbia voluto fare nella vita.
Vedo i miei genitori minimo un
paio di volte l’anno, ma fortu-
natamente ora che sono nuo-
vamente negli Stati Uniti potrò
vederli di più.
C’è qualcosa che rimpiangi?
Hai mai affrontato momenti o
decisioni difficili nella tua car-
riera?
Non rimpiango nulla. Certo, è
facile guardarsi indietro e chie-
dersi “Chissà se...”. Ma cerco
di non rimanere incastrata nel
passato.
In ogni caso, ho sicuramente
affrontato momenti difficili nel-
la mia carriera. Quando avevo
vent’ anni ero veramente in dif-
ficoltà e non ero sicura di voler
continuare a ballare. Credo sia
importante farsi delle doman-
de, perché ti aiutano a chiarire
cosa pensi e come ti senti dav-
vero.
particolare, sia importante ri-
cordare che questa è prima di
tutto una forma d’arte. Sebbe-
ne la pura abilità tecnica sia
indispensabile, non bisogna
dimenticarsi di quanto altro ci
sia da dare in quello che fac-
ciamo. I giri, i salti, l’estensione
e altri aspetti tecnici sono gli
strumenti, che ci permettono di
esprimerci e ballare senza al-
cuna limitazione.
Per essere un artista, bisogna
conoscere il mondo. Un artista
non può nascondersi all’interno
di una sala di danza. Bisogna
aver fatto vere esperienze di
vita, come anche sperimenta-
to diverse emozioni, per poter
rendere le proprie esibizioni più
autentiche e oneste.
Qualche consiglio per gli aspi-
ranti ballerini?
Ci sarebbero molte cose che
vorrei dire agli aspiranti balleri-
ni, ma prima di tutto vorrei dire
questo: godetevi il processo. È
facile rimanere intrappolati nei
molteplici meccanismi delle
lezioni e della vita in una scuo-
la di danza, tuttavia, imparare
a godersi il processo è davvero
importante.
Un bellissimo aspetto della
danza è che non finisce mai.
C’è sempre spazio per cresce-
re e migliorare. Se non si impa-
ra fin da piccoli ad apprezzare
ogni tappa del percorso, non si
sarà mai capaci di apprezzare
questa vita come carriera.
Infine, quali credi siano gli ele-
menti chiave per diventare un
artista?
Questo è difficile da dire. Credo
che l’aspetto più bello dell’ar-
te sia quello che apre la porta
a qualsiasi tipo di persona, in
modo che possa trovare la pro-
pria voce e il proprio modo di
esprimersi.
Penso, che per la danza in ge-
nerale e la danza classica in
Domande Beatrice Pellizzato/
Margherita Camillo
Introduzione dell’artista e tra-
duzione: Beatrice Pellizzato
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