Lei, invece, si stabilisce in Fran-
cia: scelta privata o professio-
nale? Dettata da quale acca-
dimento o urgenza?
Devo ammettere che non ho
un legame così stretto con Isra-
ele in quel senso. Ma questo è
vero, credo, per qualunque al-
tro posto. Io considero come la
mia terra le persone che amo
nella mia vita privata ed il mon-
do della danza in generale con
tutte le sue persone. Non mi
riferisco alla mia nazionalità
come ad un aspetto centrale
della mia identità, sia dal pun-
to di vista della vita privata che
professionale.
Cosa sta cercando col suo la-
voro? Qual è l’obiettivo che
non ha raggiunto? E quali sa-
ranno i suoi prossimi progetti?
Non cerco qualcosa in parti-
colare. Fintanto che le persone
con cui lavoro sono stimolate e
felici ed in grado di esprimere
il massimo del loro potenziale,
sono soddisfatto.
Poi, mi fido del fatto che il re-
sto lo faccia il lavoro. Non inse-
guo un obiettivo in particolare,
a parte il fatto di continuare ad
approfondire quello che già
faccio.
Siamo in procinto di comincia-
re una collaborazione con l’en-
semble Modern di Francoforte
che vedrà la prima il prossimo
Luglio.
La corretta relazione con la
donna è un argomento sociale
di rilievo in Italia in questo pe-
riodo: alcuni uomini non sem-
brano rendersi conto del fat-
to che la donna sia un essere
umano di pari dignità in qua-
lunque tipo di relazione.
Lei ha mai scelto questo argo-
mento per un suo lavoro?
Inoltre, lei ha deciso di collabo-
rare con un’italiana, in partico-
lare una donna che si occupa
di organizzazione artistica, Va-
lentina Marini; da un punto di
vista umano, amicale o profes-
sionale, cosa trova di più (am-
messo che ci sia) in una rela-
zione con una donna?
Non ho mai scelto un singo-
lo argomento per i miei lavori.
Sono piuttosto una proposta
aperta che può essere letta in
modi differenti.
Io scelgo di lavorare con le
persone per le loro qualità piut-
tosto che per la loro apparte-
nenza ad un genere ma sono
perfettamente cosciente della
realtà che lei ha descritto ed
ho sempre tenuto questa con-
sapevolezza ben presente nel-
le mie decisioni su molti aspetti
del mio lavoro.
Cos’altro sta pianificando di
fare in Italia?
Mangiare
Capita che gli artisti, dopo aver
esperito professionalmente altri
luoghi all’estero, sentano la ne-
cessità di tornare a casa, come
se solo nel luogo di origine pos-
sano esprimersi al meglio da
un punto di vista creativo: per
fare un esempio, Ohad Naha-
rin che dall’America decide di
tornare in Israele, avvertendo
una potente necessità di rien-
trare nella sua terra, come mol-
ti dei suoi connazionali che, a
me sembra, sentano la stessa
esigenza.
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