sperimentare, andare più lontano di quello che posso fare in
un mese e mezzo di creazione
quando sono un coreografo
invitato da una compagnia.
Questo mi cambierà radicalmente.
Però, se devo dire la verità,
non mi sento a un bivio, mi
sento, anzi, alla fine della strada, felice e soddisfatto di poter finalmente approfittare di
tutti gli strumenti di lavoro che
ho acquisito negli ultimi anni e
anche con una visione tecnica di tutto quello che significa
portare avanti un lavoro e il suo
sviluppo non solo in uno studio
ma anche in ufficio con il team
tecnico e amministrativo. Penso che ci sia ancora molto da
inventare e da sviluppare.
dovuto sostenere colloqui con
personaggi della cultura, politici, mostrare il mio lavoro e la
mia caratura mediatica e di
stampa inerente gli ultimi dieci
anni. Non mi hanno richiesto di
essere supportato, raccomandato da qualcuno e questo
l’ho apprezzato molto, perché
ha permesso che la loro decisione fosse libera, basata esclusivamente sulla qualità del mio
lavoro.
Sono stato valutato e votato
da tutti i rappresentanti della
cultura dello stato di Sassonia,
di Hessen, della città di Francoforte e quella di Dresda che
sono i quattro partner che contribuiscono in parti uguali al sostegno della Compagnia.
E’ stata una cosa abbastanza
sorprendente perché ho lavorato ad un progetto di compagnia nei dettagli tecnici da
circa un anno e mezzo o due.
Ho lavorato molto seriamente, ho preparato un progetto
lungo e dettagliato e nel momento in cui ho terminato e
l’ho stampato sono stato chiamato! Quindi, posso dire che
alla fine mi si sia presentata la
materializzazione del progetto tra le mani. Non che mi sia
stata regalata. Anche se sono
stato l’unico candidato proposto allo stato tedesco, sono
stato sottoposto a nove mesi di
valutazione durante i quali ho
dovuto dimostrare il mio valore e quello del mio lavoro. Ho
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ph.Rahi Rezvani
Se oggi non fosse alla Forsythe
a quale realtà avrebbe voluto
ambire?