DANCE&CULTURE Magazine n°1/2015 | Page 38

Che sorprese ci saranno per gli appassionati di danza, all’apertura dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro? Opera Pop On Ice, Ph. Paola Cominetta Ci sono molti ballerini che stiamo coinvolgendo e soprattutto grandi coreografi brasiliani; non posso ancora confermare i nomi: stiamo trattando con Deborah Colker e vorrei anche Ismael Ivo. Si cerca sempre di lavorare con persone locali per esprimere l’arte del paese. La Funky Favela è una tipica danza da strada nata nelle favelas che utilizzeremo. Lavoriamo su cose molto facili, la musica e la danza in Brasile sono molto correlati, la samba, la capoeira, il forrò. Nell’organigramma della manifestazione sono coinvolte 980 persone. 38 Quanti aerei prende per il Brasile per seguire l’organizzazione di questo grande evento? Di solito faccio due continenti il mese, ogni due settimane parto, mollo i figli il mercoledì sera, vado a Roma, arrivo a Rio alle cinque del mattino, lavoro giovedì e venerdì, sabato sera riprendo l’aereo, arrivo a Milano domenica pomeriggio e lunedì mattina porto i ragazzi a scuola. Il ballo e la musica in Brasile sono un antidoto per sopportare la povertà, come pensa di utilizzare tutto questo patrimonio culturale nel suo show? Sì, sono potenti elementi d’integrazione. Ci sono tre ceppi in Brasile: gli europei, gli indigeni e tutti i neri schiavi, questa commistione ha creato i brasiliani ai quali si sono aggiunti i giapponesi e i libici. Lavoro con un gruppo di creativi brasiliani che mi guidano e io cerco di dare un sistema, un ordine. C’è un canovaccio di temi da trattare, la scoperta del Brasile, l’Amazzonia, le favela e a ognuno è dato uno stile musicale, un mondo da rappresentare e tutto questo porta a una sequenza di creazioni. I brasiliani hanno pochi soldi ma hanno un grande capitale umano: tutti ballano, il pubblico è una vera forza. Lo faremo allo stadio Maracaña. A Rio, durante la settimana, si vedono vere e proprie parate di gente che