gonisti di Strata.2 prima parte,
la performance della Compagnia DisOrienta della coreografa e direttrice artistica italiana
Maria Donata D’Urso, che vive
e lavora a Parigi dove collabora con l’artista multimediale tedesco Wolf Ka, fondatore
della Compagnia Res Publica,
le cui performance sono il risultato della strettissima collaborazione tra danzatori, architetti,
ingegneri, artisti, musicisti e programmatori.
Fulcro del lavoro di Ka è il device artistico, che disegna una
specifica combinazione di tecnologie per la creazione di uno
scenario in grado di amplificare la relazione unica tra il performer, il pubblico e lo spazio.
Un congegno che finisce per
mettere in questione il rapporto
tra l’uomo e la tecnologia. La
performance che verrà offerta al pubblico dell’HI-DANCE
Festival non può definirsi spettacolo; è piuttosto un’architettura, una scultura, un passo a
due tra la luce di Wolf Ka e il
corpo di Maria Donata D’Urso
che prende forma sul principio
di interazione tra tutti gli elementi del sistema: il suono, le
luci, la scenografia, i luoghi.
L’uso di membrane per la proiezione, la riflessione di luce
e ombra e tessuti deformanti
rendono questo lavoro particolarmente spettacolare. Il
principio scenico, in base al
comportamento elastico della struttura, prende ispirazione
dalle sculture dell’artista americano Kenneth Snelson e permetterà anche l’uso di un tessuto con memoria di forma che
interagisce con il movimento.
La struttura sarà anche, come
uno strumento musicale, la sorgente sonora della performance. L’istituzione di un sistema
per catturare i suoni prodotti
dai movimenti del performer
renderà evidente ogni contatto. Le ombre emergono e si
sovrappongono a confondere
i confini tra spazio interno ed
esterno, visioni interiori e immagini del mondo esterno.
Questi sono solo alcuni degli
incontri programmati in una
schedule fitta di appuntamenti che prevedono anche l’apprezzata Spellbound Contemporary Ballet, diretta da Mauro
Astolfi ed eccellenza nel panorama delle compagnie italiane
di contemporaneo, i giornalisti
ed esperti di cinema e comunicazione Raffaele Rivieccio
e Giacomo Ravesi, e tanti altri
performer che non mancheranno di dedicare a questo
specialissimo happening la loro
passione e la loro arte.
L’apporto creativo della direttrice artistica Francesca Fini non
si ferma qui: le sue opere Blind
e Meccanimus, la seconda
messa in scena con l’apporto
della danzatrice Anna Bastoni
e del musicista Pierpaolo Caputo, saranno parte integrante
degli appuntamenti performativi di una manifestazione che
presenta carattere, fantasia,
esperienza e innovazione.
Ultima, ma non meno importante, sarà la collaborazione
dell’HI-DANCE Festival coln il
nostro portale e magazine web
Dance&Culture che troverà la
sua espressione nel progetto Hidance School. Per avvicinare e
sensibilizzare le nuove generazioni alla fruizione dello spettacolo dal vivo, si renderanno gli
studenti delle scuole superirori
parte integrante dell’evento
coinvolgendoli nella sua promozione e recensione.
Dance&Culture
organizzerà
negli istituti scolastici che hanno aderito al progetto alcuni
incontri dedicati con giornalisti,
organizzatori di eventi ed operatori del settore di pubblico
spettacolo: gli allievi saranno invitati a scrivere le presentazioni
degli spettacoli in programma
e si eserciteranno a redigere le
loro recensioni dopo aver assistito alle performance. I migliori
lavori saranno messi in linea sul
portale web.
Salite a bordo! Perché se un
viaggio con l’Enterprise era
pura fantasia, questo viaggio
nell’iperspazio della HI-DANCE
è possibile ed è pura realtà.
HI>DANCE FESTIVAL
DANCE & TECHNOLOGY
17 > 22 FEBBRAIO
ROMA
LANIFICIO
VIA DI PIETRALATA, 159/A
dove navigare:
hi-dance.it
francescafini.com
s e n s e s p l a c e s .
wordpress.com
nmit.ac.nz/all-profiles/
todd-cochrane/
fuseworks.it/en
disorienta.org/2011/07/
strata-2-2
motioncomposer.com
folk.ntnu.no/andbe/index.html
spellboundance.com
michelemastroiannidance.com
cargocollective.com/
threeminutesago
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