DANCE&CULTURE Magazine n°1/2015 | Page 31

gonisti di Strata.2 prima parte, la performance della Compagnia DisOrienta della coreografa e direttrice artistica italiana Maria Donata D’Urso, che vive e lavora a Parigi dove collabora con l’artista multimediale tedesco Wolf Ka, fondatore della Compagnia Res Publica, le cui performance sono il risultato della strettissima collaborazione tra danzatori, architetti, ingegneri, artisti, musicisti e programmatori. Fulcro del lavoro di Ka è il device artistico, che disegna una specifica combinazione di tecnologie per la creazione di uno scenario in grado di amplificare la relazione unica tra il performer, il pubblico e lo spazio. Un congegno che finisce per mettere in questione il rapporto tra l’uomo e la tecnologia. La performance che verrà offerta al pubblico dell’HI-DANCE Festival non può definirsi spettacolo; è piuttosto un’architettura, una scultura, un passo a due tra la luce di Wolf Ka e il corpo di Maria Donata D’Urso che prende forma sul principio di interazione tra tutti gli elementi del sistema: il suono, le luci, la scenografia, i luoghi. L’uso di membrane per la proiezione, la riflessione di luce e ombra e tessuti deformanti rendono questo lavoro particolarmente spettacolare. Il principio scenico, in base al comportamento elastico della struttura, prende ispirazione dalle sculture dell’artista americano Kenneth Snelson e permetterà anche l’uso di un tessuto con memoria di forma che interagisce con il movimento. La struttura sarà anche, come uno strumento musicale, la sorgente sonora della performance. L’istituzione di un sistema per catturare i suoni prodotti dai movimenti del performer renderà evidente ogni contatto. Le ombre emergono e si sovrappongono a confondere i confini tra spazio interno ed esterno, visioni interiori e immagini del mondo esterno. Questi sono solo alcuni degli incontri programmati in una schedule fitta di appuntamenti che prevedono anche l’apprezzata Spellbound Contemporary Ballet, diretta da Mauro Astolfi ed eccellenza nel panorama delle compagnie italiane di contemporaneo, i giornalisti ed esperti di cinema e comunicazione Raffaele Rivieccio e Giacomo Ravesi, e tanti altri performer che non mancheranno di dedicare a questo specialissimo happening la loro passione e la loro arte. L’apporto creativo della direttrice artistica Francesca Fini non si ferma qui: le sue opere Blind e Meccanimus, la seconda messa in scena con l’apporto della danzatrice Anna Bastoni e del musicista Pierpaolo Caputo, saranno parte integrante degli appuntamenti performativi di una manifestazione che presenta carattere, fantasia, esperienza e innovazione. Ultima, ma non meno importante, sarà la collaborazione dell’HI-DANCE Festival coln il nostro portale e magazine web Dance&Culture che troverà la sua espressione nel progetto Hidance School. Per avvicinare e sensibilizzare le nuove generazioni alla fruizione dello spettacolo dal vivo, si renderanno gli studenti delle scuole superirori parte integrante dell’evento coinvolgendoli nella sua promozione e recensione. Dance&Culture organizzerà negli istituti scolastici che hanno aderito al progetto alcuni incontri dedicati con giornalisti, organizzatori di eventi ed operatori del settore di pubblico spettacolo: gli allievi saranno invitati a scrivere le presentazioni degli spettacoli in programma e si eserciteranno a redigere le loro recensioni dopo aver assistito alle performance. I migliori lavori saranno messi in linea sul portale web. Salite a bordo! Perché se un viaggio con l’Enterprise era pura fantasia, questo viaggio nell’iperspazio della HI-DANCE è possibile ed è pura realtà. HI>DANCE FESTIVAL DANCE & TECHNOLOGY 17 > 22 FEBBRAIO ROMA LANIFICIO VIA DI PIETRALATA, 159/A dove navigare: hi-dance.it francescafini.com s e n s e s p l a c e s . wordpress.com nmit.ac.nz/all-profiles/ todd-cochrane/ fuseworks.it/en disorienta.org/2011/07/ strata-2-2 motioncomposer.com folk.ntnu.no/andbe/index.html spellboundance.com michelemastroiannidance.com cargocollective.com/ threeminutesago 31