Il progetto Senses Places della danzatrice e coreografa Isabel Valverde
pato da un collettivo di giovani
artisti di Modena, specializzati
nell’interazione tra azione fisica
e grafica generativa attraverso
strumenti di computer vision,
che ha come obiettivo la creazione di nuovi linguaggi di comunicazione.
Luca Camellini e Mattia Carretti, i direttori creativi dello studio
FUSE*, mostreranno al pubblico le potenzialità artistiche del
software partendo dall’esperienza avuta con l’opera N
4.0, performance multimediale
site-specific basata sull’interazione in tempo reale tra suono,
movimento e luce che ha vinto
il primo premio nella categoria
Live Media & Performance del
Celeste Prize di New York, fino
ad arrivare alla recente creazione Ljós.
Ancora il movimento e il suono sono il fulcro centrale di un
30
particolarissimo studio dell’artista Robert Wechsler, in collaborazione con il musicologo
norvegese Andreas Bergsland:
coreografo e danzatore statunitense, inventore di software
di interaction design appositamente pensati per trasformare
il movimento in suono e autore
del progetto Motioncomposer
per i disabili, vive e lavora in
Germania.
Con la sua compagnia, la Palindrome Dance Company,
che ha vinto premi dedicati
all’innovazione nella creazione
artistica, produce spettacoli in
cui i danzatori utilizzano la tecnologia del motion tracking,
ovvero quel complesso sistema
di informazioni che derivano
dal movimento del corpo