DANCE&CULTURE Magazine n°1/2015 | Page 30

Il progetto Senses Places della danzatrice e coreografa Isabel Valverde pato da un collettivo di giovani artisti di Modena, specializzati nell’interazione tra azione fisica e grafica generativa attraverso strumenti di computer vision, che ha come obiettivo la creazione di nuovi linguaggi di comunicazione. Luca Camellini e Mattia Carretti, i direttori creativi dello studio FUSE*, mostreranno al pubblico le potenzialità artistiche del software partendo dall’esperienza avuta con l’opera N 4.0, performance multimediale site-specific basata sull’interazione in tempo reale tra suono, movimento e luce che ha vinto il primo premio nella categoria Live Media & Performance del Celeste Prize di New York, fino ad arrivare alla recente creazione Ljós. Ancora il movimento e il suono sono il fulcro centrale di un 30 particolarissimo studio dell’artista Robert Wechsler, in collaborazione con il musicologo norvegese Andreas Bergsland: coreografo e danzatore statunitense, inventore di software di interaction design appositamente pensati per trasformare il movimento in suono e autore del progetto Motioncomposer per i disabili, vive e lavora in Germania. Con la sua compagnia, la Palindrome Dance Company, che ha vinto premi dedicati all’innovazione nella creazione artistica, produce spettacoli in cui i danzatori utilizzano la tecnologia del motion tracking, ovvero quel complesso sistema di informazioni che derivano dal movimento del corpo