DANCE&CULTURE Magazine n°1/2015 | Page 25

“Per Folk-s l’intuizione è nata un giorno mentre guardavo l’immagine di un cantante americano, Rufus Wainwright, e nella terza di copertina c’era questo suo bellissimo ritratto fatto da Sam Taylor-Wood dove lui indossava appunto l’abito tirolese..” il tempo, evolvere poco alla volta e senza sosta, preferire la transizione alla forma, manipolare la percezione. Inoltre il suono in questi lavori è molto importante perché queste pratiche sono state costruite a partire dal ritmo; e per questo ho scelto di lavorare con continuità con Pablo Esbert Lilienfeld, un artista spagnolo che sta componendo le musiche dei miei ultimi lavori. Il 2015, oltre ad attendere la presentazione del terzo atto Aurora, ti vede impegnato anche nella restituzione di Migrant Bodies, un progetto che ha l’obiettivo di promuovere riflessioni e creazioni sul tema della migrazione. Qualche anticipazione? Ora sono a Parigi per questo: è un progetto molto interessante che finora mi ha portato anche in Canada, a Zagabria, in Italia, a Opera Estate Festival di Bassano del Grappa che è il partner capofila del progetto. Stiamo ricevendo tantissime informazioni, stiamo lavorando alla costruzione di piccoli sguardi personali che cercheremo di restituire. Come descriveresti la tua vita in questo momento? Sono in viaggio dal 1 settembre e ritorno a casa per Natale. Questo chiarisce già abbastanza com’è la mia vita. Sono molto contento, cerco di fare una cosa alla volta, e cerco di non prendere tutto troppo seriamente. Questa è la mia vita adesso. Per ora sto lavorando a quella che secondo me è l’azione, il movimento della migrazione come concetto. Non posso anticipare molto, ma si tratterà di una singola azione ripetuta e sviluppata nel tempo. Vediamo cosa succederà. 25