“Per Folk-s l’intuizione è nata un giorno
mentre guardavo l’immagine di un
cantante americano, Rufus Wainwright,
e nella terza di copertina c’era questo suo
bellissimo ritratto fatto da Sam Taylor-Wood
dove lui indossava appunto l’abito tirolese..”
il tempo, evolvere poco alla
volta e senza sosta, preferire la
transizione alla forma, manipolare la percezione.
Inoltre il suono in questi lavori è
molto importante perché queste pratiche sono state costruite
a partire dal ritmo; e per questo
ho scelto di lavorare con continuità con Pablo Esbert Lilienfeld, un artista spagnolo che
sta componendo le musiche
dei miei ultimi lavori.
Il 2015, oltre ad attendere la
presentazione del terzo atto
Aurora, ti vede impegnato anche nella restituzione di Migrant Bodies, un progetto che
ha l’obiettivo di promuovere
riflessioni e creazioni sul tema
della migrazione. Qualche anticipazione?
Ora sono a Parigi per questo: è
un progetto molto interessante
che finora mi ha portato anche
in Canada, a Zagabria, in Italia, a Opera Estate Festival di
Bassano del Grappa che è il
partner capofila del progetto.
Stiamo ricevendo tantissime
informazioni, stiamo lavorando alla costruzione di piccoli
sguardi personali che cercheremo di restituire.
Come descriveresti la tua vita
in questo momento?
Sono in viaggio dal 1 settembre e ritorno a casa per Natale. Questo chiarisce già abbastanza com’è la mia vita. Sono
molto contento, cerco di fare
una cosa alla volta, e cerco di
non prendere tutto troppo seriamente. Questa è la mia vita
adesso.
Per ora sto lavorando a quella
che secondo me è l’azione, il
movimento della migrazione
come concetto. Non posso anticipare molto, ma si tratterà di
una singola azione ripetuta e
sviluppata nel tempo. Vediamo
cosa succederà.
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