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Introduzione
ECO COURTS
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E in Italia nel 2013 l’abitudine a muoversi
prendendo una macchina in affitto anche per
pochi minuti è dilagata: sono 200 mila gli iscritti
alle due società che hanno rilanciato il servizio
(Car2Go, con alle spalle Mercedes, ed Enjoy, una
partnership tra Eni, Fiat e Trenitalia) mettendo
in circolazione più di 2 mila macchine. si calcola
che per ogni auto pubblica se ne tolgono dalla
strada tra le 12 e le 14 private, con la prospettiva
di arrivare a 30 oltre un certo livello di diffusione.
un’ancora di salvezza per un paese come il nostro in cui ci sono 600 macchine ogni 1.000 abitanti, con punte di 700 in città come Firenze.
da un lato dunque la sharing economy – con
il salto concettuale che dall’aspirazione al possesso porta al godimento dell’uso di un bene e
la moltiplicazione degli esperimenti di cohousing, coworking, social street – dall’altro la circular economy, un modo di pensare alla
materia come all’energia, cioè come a una disponibilità che non deve essere sprecata ma
continuamente rimessa in gioco, muovendo
così una quantità crescente di investimenti e
posti di lavoro. “Fino a oggi la produzione industriale ha creato un flusso unilaterale di materia, trasformando una parte di natura in miniera
e un’altra in discarica, liquidando inquinamento
e degrado ambientale come un inevitabile
danno collaterale”, si legge nell’editoriale di presentazione di una rivista online che ha appena
debuttato, Materia Rinnovabile. “L’approccio
della materia rinnovabile considera invece il
territorio come la risorsa chiave – un patrimo-
nio che è all’origine di tutte le valorizzazioni
possibili e del quale è possibile usare intelligentemente la rendita – e vede i materiali coinvolti
nella produzione come fossero un flusso continuo, nel quale le singole merci non sono altro
che fasi transitorie attraverso le quali passa la
materia. (…) Nella visione ‘dalla culla alla culla’
l’aspetto centrale diventa la trasformazione, un
modello efficacemente testato in oltre tre miliardi di anni di evoluzione della vita sul pianeta:
dopo l’utilizzo la materia si scompone in parti
UN TUTORIAL PER COINVOLGERE COMUNITÀ FISICHE E VI IQU1$)