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88 l’acqua Chi lavora per l’acqua minerale? S embrerebbe che ottenere un litro, un litro e mezzo, di acqua minerale che arrivi poi nelle nostre case e sulle nostre tavole, sia piuttosto semplice. E in effetti l’acqua, secondo le vigenti norme, deve essere imbottigliata così come sgorga dalla fonte; al limite può essere addizionata di anidride carbonica, per fare l’acqua gassata. E allora? Allora dietro alla nostra bottiglia di acqua, come per ogni prodotto industriale, c’è un bel po’ di lavoro e di lavoratori. Perché in una bottiglia di acqua non c’è solo l’acqua! L’acqua, d’accordo, esce da una fonte dopo aver percorso una distanza variabile in falde sotterranee; ma poi arriva in uno stabilimento attraverso sistemi di tubature appositamente costruiti. E qui entra a diretto contatto con il lavoro e con gli artefatti dell’uomo che schematicamente potremo così riassumere: L A B OT T I G L I A Che può essere di vetro, ma ultimamente è fatta in PET. Viene fabbricata da aziende specializzate e quando arriva in uno stabilimento di acque minerali ha la forma di una grossa provetta. Qui viene riscaldata e gonfiata con aria compressa, in punti diversi e a temperature diverse, così da ottenere la forma desiderata. Solo adesso la bottiglia è pronta per essere riempita di acqua. I TA P PI Un’altra azienda ancora fabbrica i tappi: anch’essi 89 l’acqua di plastica, normalmente in PE (polietilene). LE E T I C H E T TE Si usa la carta e naturalmente dietro c’è tutto il lavoro di chi fabbrica la carta. Tipografie di fiducia dello stabilimento di acque minerali stampano le etichette, sulle quali è evidente il risultato della creatività di chi ha ideato il marchio. Da non dimenticare la colla che serve per appiccicare le etichette: viene applicata sulla parte esterna della bottiglia (già riempita).